Campionati del Mondo 2010: Maltempo, rulli e considerazioni - Le giornate di Italia e Spagna
La giornata che ha fatto seguito alla vittoria di Filippo Pozzato alla premondiale Herald Sun World è stata di recupero per gli azzurri che da mercoledì 29 settembre saranno impegnati nelle prove iridate.
Le cattive condizioni atmosferiche, vento e pioggia, hanno costretto gli azzurri a modificare il programma di allenamento: una veloce sgaloppata lungo le strade che circondano la cittadina australiana di Geelong, oltre al necessario recupero dopo la gara disputata ieri a Ballarat (al via le Nazionali Under 23 e Professionisti) che ha visto Filippo Pozzato in forma mondiale. Quindi, qualche ora di training "ciclo mulino", al coperto, per gli azzurri Professionisti e le azzurre del ct Dino Salvoldi. Un allenamento dietro macchina di poco più di un'ora per le azzurre della prova contro il tempo, Noemi Cantele e Tatiana Guderzo. Per gli Under 23 guidati da Marino Amadori l'allenamento in mattinata è stato interrotto dalla pioggia. Il cronoman Matteo Mammini ha fatto un'uscita dietro macchina. Il solo che ha sfidato il cattivo tempo è stato il ct Paolo Bettini che, in solitaria «per alcune considerazioni e senza gli atleti», ha provato il circuito osservando una variazione: nel tratto che segue il ponte non si proseguirà diritto, ma gli atleti saranno costretti a effettuare la chicane. «Ma poco cambia», ha dichiarato Bettini.
Pioggia per l'Italia, pioggia anche per gli spagnoli che però non ha fermato Samuel Sánchez («è acqua, non acido», ha scherzato l'asturiano) che con diversi compagni ha sfidato le condizioni atmosferiche avverse per un allenamento di un paio d'ore, mentre Freire, Plaza, Barredo e Gárate hanno optato per i rulli.
«Chi vorrà vincere questo mondiale - ha dichiarato il quarto classificato allo scorso Tour de France dopo aver provato il circuito - dovrà essere in grande forma ed aver preparato bene l'appuntamento. Nel corso dei giri ci sarà una naturale selezione e negli ultimi due capiremo chi realmente può ambire alla maglia iridata».
Gli fa eco il selezionatore José Luis de Santos. «Le due rampe nel circuito sono molto impegnative e in totale avremo 2600 metri di dislivello in 160 km. Ma anche il tratto di trasferimento tra Melbourne e Geelong potrebbe essere insidioso per via del vento, se una o più squadre decidessero di attaccare già lì. Il nostro leader è senza dubbio Freire e solo se lui non starà bene potremo puntare su Luis León e Samuel Sánchez che stanno attraversando un buon momento di forma, si adattano molto al circuito e hanno un buono spunto veloce. Secondo me le squadre favorite saranno Italia, Spagna e Belgio e corridori come Davis, Evans, Visconti, Pozzato e Gilbert saranno molto duri da battere. Per i primi chilometri sarà Gárate il tramite tra me e gli altri corridori, ma negli ultimi 50 km toccherà a loro essere vigili in ogni situazione. Siamo una buona squadra se restiamo uniti, in caso contrario non siamo niente».
(Fonte: Comunicati stampa delle Federazioni Ciclistiche Italiana e Spagnola)