Herald Sun World Classic 2010: Pozzato, il Mondiale non era questo! - Scherzi a parte, buona prova dell'Italia
Il peggio che possiamo dire è lì nel titolo: caro Filippo, hai anticipato troppo lo spunto vincente, sette giorni giusti giusti. Il buon Pozzato ha messo la sua ruota davanti a tutti nell'Herald Sun World Classic, sorta di "warm up" in vista delle prove iridate.
Non solo l'Italia maggiore ha partecipato alla gara, ma anche quella under 23. Il campo degli avversari, invece, ha visto il forfait dei pur annunciati Gilbert, Hushovd e Cavendish, mentre Cancellara, ancora sotto effetto del jet lag (come da lui stesso ammesso) ha corso e anche bene.
Il momento decisivo della prova è stato al sesto dei sette giri (la gara misurava in totale 130 km), quando in quattro si sono avvantaggiati dopo un ventaglio orchestrato da Paolini: il polacco della Liquigas Bodnar, Pozzato, Cancellara e - probabilmente emozionato dal trovarsi in mezzo a tanta nobiltà - il cileno Carlos Oyarzun.
La sfida poi si è ridotta, nel corso di gran parte dell'ultimo giro, all'italiano e allo svizzero: Cancellara è partito sull'ultima salitella del percorso, per essere chiuso in cima da Pozzato. Il quale è partito a sua volta dopo, sul piano, ma stavolta è stato Fabian a riportarsi sotto a poco più di 2 km dal traguardo.
La volata a quattro non ha avuto una grande storia, troppo superiore il vicentino, che dopo la vittoria ha pedalato per altri 40 km (una cinquantina li aveva coperti prima della gara). Secondo Bodnar, poi Oyarzun e uno sfinito Cancellara.
Ovviamente, tra le file azzurre, domina la fiducia: «So bene che il Mondiale sarà tutta un'altra corsa, ma questa vittoria dà morale a tutta la squadra», ha dichiarato Pozzato contento perché l'Italia «ha subito dimostrato grande affiatamento, malgrado fosse la prima prova senza le radioline. Ci siamo mossi bene nonostante all'inizio fossimo un po' tesi».
Alle parole di Pippo fanno eco quelle del ct Paolo Bettini, che può essere soddisfatto per i movimenti della sua nazionale, all'opera nei primi giri anche con Bruseghin e Tonti, e poi con Visconti e Nocentini in fuga: «Quello di oggi è stato il lavoro più importante della settimana, abbiamo rodato i meccanismi e i ragazzi sono stati bravi e si sono gestiti bene, lavorando come una vera squadra». La speranza degli appassionati italiani, inutile dirlo, è una sola: di sentir pronunciare queste parole anche tra sette giorni. Dopo l'Herald Sun World Classic, onestamente ci crediamo un po' di più.