Giro di Toscana 2010: Wild irrompe nell'armata HTC - Crono all'olandese, poi Vos e 4 Columbia
Più spettacolo che secondi persi o guadagnati nella brevissima crono - due chilometri e duecento metri nel cuore di Campi Bisenzio - che ha seguito l'arrivo in salita di Volterra al Giro di Toscana.
La leggera pioggia caduta sul percorso durante le prime partenze non ha impedito a Kirsten Wild di marcare il miglior tempo, 2'58", che poi ha resistito all'assalto di tutte le migliori e le è valsa l'ennesima vittoria stagionale. Marianne Vos, la vincitrice della stessa prova dodici mesi fa, sì è fermata ad un secondo e mezzo dal tempo della connazionale, pochissimo dietro di lei un'ottima Judith Arndt che è riuscita a sfilare la seconda piazza nella generale alla compagna di squadra Stevens, un po' titubante nello scendere dalla pedana. Comunque ottima prestazione per l'HTC-Columbia che dopo Arndt, infila Villumsen, Visser e Fahlin nella top-6. Bene la bresciana Frapporti, 15esima e prima delle italiane, mentre per la maglia bianca delle giovani è in corso un'avvincente lotta tra Berlato, Kozonchuk e Patuzzo, tutte racchiuse in 4" e che domani si giocheranno una grossa fetta della classifica loro riservata.
Distacchi, dicevamo, tutto sommato risicati, se è vero che da Judith Arndt, tra le prime dieci in classifica, chi ha perso di più è Natalia Boyarskaya, 14", uno in più di Edita Pucinskaite. Per il resto, Vos rosicchia un secondo alla tedesca, Van Vleuten ne paga quattro, Stevens e Antoshina sette, Johansson, la maglia rosa Cantele e Guderzo otto. Nulla di compromesso per la tappa di domani, verosimilmente l'ultima per poter cambiare il volto ad una classifica che sorride decisamente all'HTC-Columbia di Cantele, Arndt (ora a 10" dalla varesina) e Stevens (a 13") che guardano tutte dall'alto in basso. La coppia Valdarno Antoshina-Guderzo, quarta e quinta rispettivamente a 30 e 59 secondi potrebbe provare qualcosa per impensierire la corazzata statunitense che ad ora sembra difficilmente espugnabile. Oltre il minuto ora il distacco di Pucinskaite, Johansson, Van Vleuten, Boyarskaya e Vos che comunque possono dire la loro per una comunque prestigiosa vittoria nella tappa dedicata a Michela Fanini con l'impegnativa salita di Matraia, posta a poco più di 10 chilometri dall'arrivo di Capannori.