Tour of Britain 2010: Sullo strappo allunga Frappo - Marco precede Wiggins
- Tour of Britain 2010
- Colnago - CSF Inox 2010
- Sky Professional Cycling Team 2010
- Team HTC - Columbia 2010
- Bradley Wiggins
- Daniel Martin
- Heinrich Haussler
- Iker Camaño Ortuzar
- Johnny Hoogerland
- Lucas Sebastian Haedo
- Marco Frapporti
- Michael Albasini
- Michal Golas
- Patrick Sinkewitz
- Pieter Ghyllebert
- Richie Porte
- Ronan Van Zandbeek
- Uomini
Ha dovuto aspettare 19 mesi e un giorno Marco Frapporti per riassaporare il gusto della vittoria. Quel successo rocambolesco ottenuto l'anno scorso ad Orbetello al Giro della Provincia di Grosseto stava per diventare quasi un'ossessione visto che da quel giorno di San Valentino del 2009 non era più riuscito a mettere la sua ruota davanti a quella degli altri. Eppure durante il lungo digiuno il corridore della Colnago-CSF Inox ci aveva provato più volte a vincere sfruttando la sua arma migliore, lo spunto veloce.
Oggi però a Glastonbury il corridore di Lavenone non ha voluto aspettare lo sprint ristretto e per vincere ha deciso di andarsene via da solo nel finale dopo una lunga fuga in compagnia di altri 7 atleti. Anche stavolta, come ad Orbetello, Frapporti ha avuto tutto il tempo per gustarsi la vittoria ma a Glastonbury nessuno degli avversari ha sbagliato strada (a dire il vero ai 200 metri proprio Frapporti stava rovinando tutto infilandosi nella deviazione delle ammiraglie) e nessuno potrà parlare di vittoria fortunata, anzi, tutto il contrario.
Frapporti è stato infatti artefice di un perfetto finale di gara, gestito con sapienza al cospetto di avversari del calibro di Bradley Wiggins, idolo britannico, Daniel Martin, vincitore del Giro di Polonia e della Tre Valli, e Iker Camaño, passato alla Continental britannica Endura Racing dopo un buon passato tra le fila di diverse Pro Tour spagnole. Questi quattro corridori si sono involati dopo una trentina di km dalla partenza avvenuta a Tavistock in compagnia di altri quattro atleti: Lucas Haedo (Saxo Bank), Michael Golas (Vacansoleil), Pieter Ghyllebert (AN Post Sean Kelly) e Heinrich Haussler (Cervelo).
Ad accendere la miccia fin dai primi km era però stato il solito Hoogerland che ha provato più volte a portare via una fuga con l'HTC sempre pronta a stoppare le fughe. Quando però è partito il tentativo degli 8, poi risultato decisivo, gli uomini del leader Albasini hanno benedetto la fuga dove il più pericoloso era proprio Frapporti, 14° a 13'05"! A riprova di ciò il vantaggio dei fuggitivi che già al km 70 dei 171 in programma sfiorava i 6 minuti.
Quando meno te lo aspetti accade però che i fuggitivi perdano un pezzo da 90 in modo inusuale: Haussler fora ma per ricevere assistenza perde tempo (anche Wiggins in precedenza si era lamentato per simili disservizi) e non riesce più a recuperare il gap. L'australiano al km 106 si ritirerà.
Davanti intanto Wiggins fa capire di non gradire che si aspettino gli ultimi km per darsi battaglia e prova ad andare via con Golas e Camaño ma la loro avventura dura poco. Da dietro invece ci provano Porte e Sinkewitz a ravvivare la tappa. I 2 partono sulla salitella di Rosamary Hill e riescono a guadagnare diversi secondi sul gruppo. Il plotone accelera e si fraziona in diversi drappelli con l'effetto che comincia a calare il vantaggio della testa della corsa. Al km 125 il margine dei fuggitivi su Porte e Sinkewitz è di 4'. Il grosso del gruppo è invece a 4'30".
Il percorso nel finale di tappa non dà una mano ai due coraggiosi corridori intercalati e l'HTC riesce a riprenderli. Da qui in avanti il gruppo tirerà i remi in barca e i 7 fuggitivi avranno il definitivo via libera per giocarsi il successo parziale. Solo lo stagista olandese Ronan Van Zandbeek in forza alla Skil-Shimano proverà a riportarsi tutto solo sui primi ma senza esito.
La resa dei conti tra i fuggitivi comincia a 10 km da Glastonbury e la inaugura Wiggins, prontamente ripreso dagli altri sei. L'attacco decisivo lo porta invece Martin, Frapporti capisce che è il momento di muoversi e i due filano via di buon accordo: 8, 14, 16 secondi, il vantaggio dei due giovani corridori cresce e le possibilità di vittoria anche. Ma Frapporti non ci pensa proprio di continuare con Martin, e notata la poca brillantezza dell'irlandese, lo attacca su uno strappetto quando mancano 6 km all'arrivo, il vantaggio sfiora subito i 10".
Martin è praticamente fuori gioco e viene ripreso e staccato dagli altri che nel frattempo vedono Frapporti allontanarsi sempre di più: il bresciano può infatti ancora gestire ben 20" di margine. L'ultimo km però presenta un ultimo strappetto e Wiggins prova l'ultimo disperato assalto che ancora una volta risulta vano. E così il Frappo può tornare finalmente a gioire. Come ad Orbetello, forse anche di più.