Vuelta a España 2010: Vota Antón, vota Antón - Nibali è secondo, Gilbert sempre leader
- VUELTA A ESPAÑA 2010
- Euskaltel - Euskadi 2010
- Liquigas - Doimo 2010
- Omega Pharma - Lotto 2010
- Team HTC - Columbia 2010
- Carlos Sastre Candil
- Dario Cataldo
- Dominik Roels
- Guillaume Bonnafond
- Igor Antón Hernández
- Luis León Sánchez Gil
- Peter Velits
- Rigoberto Urán Urán
- Sergio Carrasco García
- Vincenzo Nibali
- Vladimir Karpets
- Uomini
La prima vittoria spagnola della Vuelta a España edizione 2010 arriva dalla regione meno spagnola di tutte: è stato infatti il basco Igor Antón ad esultare sotto il traguardo di Valdepeñas de Jaén, in cima all'ostico muro di 700 metri che ha completato i 183.8 km della quarta tappa con partenza da Málaga. Antón stavolta non è partito presto - come fece alla Freccia Vallone lo scorso aprile; tentativo respinto dalla reazione di Contador - ma ha atteso il momento giusto, aspettando che fossero Joaquím Rodríguez, Nibali e Velits a fare il grosso del lavoro per riportarsi su Urán e sferrando il suo attacco a 400 metri dalla conclusione, riuscendo a resistere al tentativo di rimonta di un Nibali ancora generoso, ma ancora un tantino fuorifase nella tempistica delle proprie azioni.
Una tappa disputatasi ovviamente con la morte nel cuore dell'intera carovana per la prematura scomparsa del francese Laurent Fignon, indimenticato campione del ciclismo da tempo malato all'apparato digerente. Ma la corsa è corsa, e già al chilometro 2 otto coraggiosi provavano a dar vita alla fuga di giornata, che però prendeva margine al km 15 quando i fuggitivi diventavano quattro (Cataldo, Bonnafond, Carrasco e Roels) e l'Omega Pharma del leader Gilbert non doveva preoccuparsi eccessivamente del vantaggio da concedere loro, visto che Bonnafond - il primo dei battistrada in classifica generale - in mattinata era distante 2'59" dal vallone.
L'abruzzese Cataldo passava in vetta sui Gpm di Alto de Zafarraya (km 56) e di Alto de Montefrio (km 122), mentre gli sprint intermedi posti al km 64 e 153.1 andavano al tedesco Roels e allo spagnolo Carrasco. Intorno al km 88, nei pressi del rifornimento, il vantaggio massimo fatto registrare dai quattro fuggitivi: 6 minuti tondi.
Cataldo e Bonnafond provavano ad animare il gruppetto, ma da dietro il Team Katusha - con Pozzato e Caruso - aiutava l'Omega Pharma-Lotto (proprio mentre in gruppo forava Andy Schleck) e per i quattro iniziava il rapido declino verso il riassorbimento. Il forcing del Team Katusha metteva in crisi Carlos Sastre e un ulteriore trenata di Karpets riduceva il gruppetto dei favoriti (ora in testa alla corsa) a circa 25 unità, con la Caisse d'Epargne maggiormente rappresentata, vista la presenza di Luis León Sánchez, Arroyo, Urán, Bruseghin e Plaza. Kreuziger e Nibali (Liquigas), Karpets e Joaquím Rodríguez (Team Katusha), Mosquera e García Dapena (Xacobeo), Danielson (Garmin), Peraud e Gilbert (Omega Pharma), Nieve e Antón (Euskaltel), Tondo (Cervélo), Roche (AG2R), Van Garderen e Peter Velits (Team HTC), Fränk Schleck (Team Saxo Bank), Ten Dam e Menchov (Rabobank) erano gli altri compontenti del primo gruppetto.
In discesa dall'Alto de Valdepeñas de Jaén (scollinamento posto a 7.8 km dall'arrivo) ci provava prima Gilbert, poi Nibali, infine LL Sánchez, ma il lavoro certosino di Nieve teneva il gruppetto cucito fino all'attacco di Rigoberto Urán in contropiede a 1500 metri dal traguardo. Nieve a quel punto era stremato e cedeva il passo a Joaquím Rodríguez che, all'imbocco del muro finale, decideva per il tutto per tutto e riportava in scia di Urán (aiutato anche dalle moto delle tv) i vari Nibali, Peter Velits e Antón.
Proprio il basco, a 400 metri dalla conclusione, sferrava la rasoiata che lasciava sulle gambe tutti gli avversari, col solo Nibali che provava a reagire con una progressione forse un po' tardiva, ma comunque ottima dal punto di vista della condizione. Un arrivo parecchio simile a quello di ieri, con l'eccezionale Gilbert a contenere la rimonta di un bravissimo JRO.
E sono proprio loro quattro (Gilbert, Antón, JRO e Nibali), dopo la quarta tappa, a comandare la Vuelta a España nel giro di 12 secondi. Quinto è Peter Velits (3° oggi all'arrivo), sesto lo statunitense Van Garderen (al primo GT, ma già terzo al Delfinato in giugno). Schleck è a 50", Arroyo a 1'01", Menchov a 1'11" e Sastre (oggi 25esimo a 1'34") a 2'15".
Tra i delusi di giornata, oltre allo spagnolo nuovo acquisto della Geox, ci sono Vande Velde e Intxausti (104 e 108esimo a 14'36"), mentre sembra buona la prova di Kashechkin, 33esimo a 1'45" col compagno di squadra Marzano ed ancora 26esimo in classifica generale.
Domani tappa tranquilla, da Guadix a Lorca, senza Gpm e con una volata quasi sicura al termine dei 198.8 km - comunque non pochi - previsti. Ci si aspetta la riscossa di Cavendish, dopo l'"affronto" subìto da parte di Hutarovich a Marbella.