Trophée d'Or 2010: Concorrenza Rasa al suolo - Ancora Safi, stavolta Leleivyte
E sono tre. La Safi non si accontenta e piazza la terza zampata al Trophée d'Or. Con la terza atleta diversa, sintomo di una squadra competitiva, con ragazze che si aiutano l'un l'altra e che sanno cogliere l'attimo fuggente che si è presentato loro.
Stavolta è toccato alla velocista del team, Rasa Leleivyte, già plurivittoriosa nel 2010 tra Qatar e Cornaredo, ma ormai era passato troppo tempo dall'ultima esultanza. Nelle prime due tappe in linea la giovane lituana sarebbe stata pronta per l'eventuale arrivo in volata, ma si era limitata ad esultare per le sue compagne. Stavolta no, era la sua giornata, toccava a lei, verosimilmente la ruota più veloce dell'intero gruppo in Francia.
Il profilo altimetrico della tappa, molto semplice, non ha permesso particolari attacchi alla maglia gialla di Emma Johansson che si è limitata ha controllare nella prima parte della gara con la sua Red Sun. L'unica a provarci nell'ultimo giro del circuito è stata la russa della Gauss Kuchinskaya, che ha accumulato fino a quindici secondi prima di essere ripresa dal gruppo, tirato per lo più da una Andruk, stavolta in veste di gregaria.
E la volata ha avuto poca storia, Rasa era veramente la più veloce del lotto e con relativa facilità si è messa dietro Kirsty Broun, ancora seconda, e Julia Martisova, ancora terza. Quarta un'altra Safi, Oxana Kozonchuk, che non fa altro che ribadire il concetto testè espresso.
La quinta tappa pare essere quella più impegnativa e che potrebbe decidere le sorti della corsa, a dire il vero più per i piazzamenti che per la vittoria finale, visto che Johansson può difendere ancora un bel gruzzoletto di secondi sulle immediate inseguitrici. Whitelaw, Martisova, Boyarskaya e Pucinskaite potrebbero provare a detronizzarla, e chissà che non spunti qualche altra Safi...