Eneco Tour 2010: Astonishing Martin tappa e corsa - Nessuno impensierisce il tedesco
Pronostico rispettato al 100% nell'ultima tappa dell'Eneco Tour: il tedesco Tony Martin, infatti, s'è portato a casa il successo finale della corsa riuscendo anche ad imporsi nella cronometro finale di Genk. Con questa doppietta Martin ha conquistato il primo successo in una corsa a tappe dal 2008, ossia da quando è approdato al Team Columbia: certo, l'Eneco Tour non è il miglior test per valutare le doti di recupero e resistenza ma l'impressione netta è che se riuscirà a guadagnare qualcosa in salita potrebbe veramente fare incetta di vittoria nelle brevi corse a tappe.
Inoltre, grazie a questa cronometro, Tony Martin ha portato il suo bilancio annuale nelle prove contro il tempo a ben quattro vittorie (ha vinto anche in Svizzera, California e al campionato nazionale): ogni anno sembra andare sempre più forte, ha solo 25 anni, e adesso sembra l'unico a poter impensierire Fabian Cancellara al Campionato del Mondo. In Australia, quindi, potremmo assistere ad una gara spettacolare specie se il giovane tedesco riuscirà ad aumentare ulteriormente il suo stato di forma: certo, lo svizzero resta il grande favorito e non sarà facile azzerare il gap di 2'30" patito a Mendrisio ma l'unica speranza di tenere la corsa aperta fino alla fine è riposta proprio in Martin.
La cronometro di oggi era partita nel segno del danese Alex Rasmussen: il corridore della Saxo Bank, partito molto presto, aveva fatto registrare il miglior intertempo dopo 7.2 km e s'era portato in testa alla classifica con un margine piuttosto netto su Malori. Per molto tempo nessuno riesce ad avvicinare minimamente questi tempi e bisogna aspettare quasi due ore perché qualcuno finalmente ce la faccia: stiamo parlando dell'olandese della Rabobank Maarten Tjallingii che, dopo essere transitato a poco più di un secondo ai 7.2 km, s'è superato nella seconda parte del tracciato portandosi in testa con un vantaggio di appena 3".
Tra gli altri corridori indicati come possibili favoriti per questa prova nessuno è in grado di replicare la prestazione di Tjallingii: Klöden non ce la fa, Porte sfodera una buona prestazione ma rimane dietro anche a Rasmussen mentre Boom, dopo una buona ma non ottima parte iniziale, è costretto a fermarsi per cambiare ruota a causa di una foratura perdendo tempo prezioso. Il canadese Svein Tuft non ripete la bella prestazione del prologo finendo abbastanza lontano mentre Boasson Hagen si trova ancora una volta piazzato.
Alla fine è proprio l'ultimo a partire a far registrare il miglior intertempo: Martin transita con 6" di vantaggio su Rasmussen mentre due minuti prima Koos Moerenhout, secondo nella generale a 11" da Martin, era passato con 6" di ritardo. I giochi per il successo finale della corsa si sono praticamente chiusi qui. Al traguardo Tony Martin arriva con 6" di vantaggio su Tjallingii, 9" su Rasmussen, 20" su Porte e Moerenhout e 24" su Boasson Hagen. In classifica generale le tre posizioni del podio non cambiano: Martin è primo, Moerenhout secondo e Boasson Hagen terzo.