Eneco Tour 2010: Henderson, Gregario mancato - EBH terzo, vince l'apripista
È targata SKY la quarta tappa dell'Eneco Tour. Si parte dal Belgio, St.Lievens-Houtem, per tornare in Olanda a Roermond, nel Limburgo. Le rive della Mosa faranno da sfondo all'ennesimo arrivo in volata, seguendo il canovaccio delle prime due tappe.
I primi chilometri sono segnati da una brutta caduta di Christian Knees, campione tedesco ieri presente nel gruppo dei migliori, portato in ospedale per accertamenti. Prende il via una fuga a quattro: ci sono Ignatiev (Katusha), Malori (Lampre), Roy (Française de Jeux) e Marycz (Saxo Bank): due giovani promesse, una promessa non mantenuta e l'immancabile francese battagliero, con vantaggio massimo 8'40". Sarà una tranquilla tappa di trasferimento: Knees a parte, nessuna caduta spaventa il plotone. Unica nota da segnalare, l'assenza degli HTC al comando del gruppo: consci di dover difendere la leadership di Tony Martin, e vista l'assenza di pericolosità dei 4 fuggitivi per la generale, i giallo-bianchi preferiscono stare coperti e lasciar fare ad altri il lavoro sporco che spetterebbe per Greipel. Sono così Liquigas e Footon a sobbarcarsi il lavoro davanti, sostituite da Vacansoleil e Skil Shimano nei km finali.
I quattro giungono nel circuito finale con un minuto e mezzo di vantaggio, che lascierebbe ben sperare viste le doti sul passo dei fuggitivi; ma non riescono a mantenere una grande andatura, così si fanno riassorbire ai -5 km. Tutti tranne Malori, già in fuga nella seconda tappa, che tenta un ultimo dignitoso acuto. Il tentativo del parmense lascia ben sperare, ma ai -2 si esaurisce la benzina anche per lui e si prepara il volatone finale. Il Team Sky sale con 3 uomini e arriva all'ultima curva, a meno 400 metri, con Boasson Hagen già davanti: il norvegese tenta una volata lunga, a metà strada tra uno sprint per sè e una trenata per il compagno Henderson, che era a ruota. Il neozelandese riesce ad uscire e vince, seppur di una ruota, precedendo Van Hummel che riesce a passare Boasson proprio di un pelo. Sul traguardo Henderson chiarisce la strana volata degli SKY: al mattino è stato deciso di dargli una possibilità (vista la situazione attuale, 4" o 10" secondi di abbuono non fanno gran differenza per Boasson Hagen) e così i britannici son riusciti a ottenere botte piena e moglie ubriaca.
Domani si torna a far su e giù nel Limburgo, su un percorso di 204 km con arrivo a Sittard: 18 le cotes da scalare, alcune non trascendentali, altre sì (c'è il Cauberg a 50km dal traguardo). Così ad occhio, Boasson dovrà inventarsi qualcosa di molto fantasioso per dare distacchi, oppure aspettare la tappa di dopodomani in zona Freccia Vallone.