Route de France 2010: Arndt-Van Vleuten divise da un secondo - Crono a Judith, l'olandese resiste
Adesso possiamo anche metterci comodi ed attendere impazienti quel che potrebbe avvenire domani in quella che è considerata la tappa regina di questa edizione 2010 della Route de France. Sapevamo che, tutto sommato, un'azione come quella sviluppatasi nella tappa di ieri non poteva fare che bene in previsione di una frazione a cronometro che inevitabilmente qualcosa negli assetti avrebbe ridisegnato. Adesso però ci troviamo una situazione interessante come non mai, con le prime tre atlete della generale racchiuse in meno di 10 secondi (e altre tre comprese entro il minuto di ritardo), che ci fanno dire che tutto può ancora accadere.
La frazione odierna, distribuita su 24.3 chilometri con partenza e arrivo a Saint Georges sur Baulche, presentava alcune insidie per via di vari saliscendi che contribuivano a rompere il ritmo di pedalata e del leggero vento che soffiava sul tracciato. Sapeva Judith Arndt che i preziosi secondi guadagnati eri necessitavano di un'ulteriore prova convincente per avvicinarsi ulteriormente alla vetta e la campionessa nazionale tedesca contro il tempo non se l'è fatto ripetere due volte: gara gestita al meglio, senza affanni e conclusa col tempo di 35'07" ad una media superiore ai 41 orari. Per la Arndt si tratta del terzo successo stagionale (oltre al già citato titolo tedesco a crono si era aggiudicata la seconda frazione dell'Emakumeen Bira) che ora le consente di mettere decisamente nel mirino il bersaglio grosso, dopo la piazza d'onore al Giro Donne e il terzo posto all'Emakumeen. Si perchè, pur cavandosela egregiamente contro il tempo, Annemiek Van Vleuten quest'oggi è stata costretta sulla difensiva, terminando in nona posizione ma soprattutto conservando la maglia di leader per appena 1 secondo (38 sono stati infatti i secondi accusati dall'olandese al traguardo). Sorride anche Olga Zabelinskaya che, terminando in terza posizione a 17" dalla Arndt, avvicina anche lei sensibilmente la Van Vleuten, riducendo il gap a 7 secondi. Un distacco che l'atleta della Safi proverà sicuramente a limare nella frazione di domani, per poter così blindare un nuovo sicuro podio in una gara a tappe di prestigio.
Tra Arndt e Zabelinskaya si è insediata quest'oggi l'altra russa Tatiana Antoshina, seconda classificata a 15" e che senz'altro può avere qualche rammarico per alcuni secondi persi nelle precedenti due frazioni (ieri ad esempio l'atleta del Team Valdarno è rimasta staccata in un tratto di discesa in prossimità del traguardo, creando anche un buco tra sé e le prime), che le avrebbero senz'altro consegnato una classifica generale migliore (attualmente è ottava con un distacco di 1'21"). Buona crono per Marianne Vos (quarta a 19"), ancora però troppo lontana dal podio, meno buona invece quella di Sarah Düster, seconda al mattino e 14esima al traguardo, staccata di 1'22". Gunnewijk (a 27"), Fahlin (a 30"), Becker (a 31"), Gillow (a 34"), la già citata Van Vleuten e la Armitstead (10° a 56") completano la top ten odierna, mentre la prima atleta italiana al traguardo è stata Tatiana Guderzo. La campionessa del mondo ha offerto una prestazione discreta, terminando 16esima a 1'36" e domani potrebbe avere una buona occasione per ben figurare (magari in appoggio alla compagna Antoshina); Marta Bastianelli ha invece concluso in 26esima posizione a 2'19".
Con una classifica assolutamente apertissima si giunge così alla penultima frazione di domani, che potrebbe risultare quella decisiva per assegnare la corsa grazie alle due asperità poste nel finale prima di giungere al traguardo. La Van Vleuten è riuscita a mantenere la leadership per il rotto della cuffia ma con una tale concorrenza alle spalle tutto può ancora accadere. Senza dimenticare che la presenza di tre atlete della Cervélo (Becker, Armitstead e Düster), unica squadra plurirappresentata nella top ten generale, può rendere ancora più interessante il canovaccio della tappa.