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Route de France 2010: Van Vleuten come il vento - Tappa animata, vince Annemiek

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Il sorriso di Van Vleuten a Cloyes sur le Loire © Sito Uff. della corsaPerché lasciare alla cronometro del giorno dopo il prevedibile compito di dare alla classifica generale una precisa fisionomia, quando anche in una tappa apparentemente priva di insidie ci si può inventare qualcosa di interessante? Un quesito che evidentemente si sono poste in diverse questa mattina al via da Bonneval ed il tempo nient'affatto clemente (pioggia e vento per lunga parte della giornata) era un altro fattore da non sottovalutare. Passano appena 10 dei 115 km da percorrere prima di arrivare a Cloyes sur le Loir ed ecco che la tappa improvvisamente si scuote: si forma un drappello di quattordici atlete e non appena ci si accorge dei nomi delle fuggitive si comprende come la giornata sia tutta da vivere. Si lanciano all'attacco Bras, Zabelinskaya, Arndt, Mustonen, Spratt, Gunnewijk, Samplonius, Antoshina, Charlotte Becker, Teutenberg, Armitstead, Düster, Visser e la capoclassifica Van Vleuten.

Tante le cose che balzano subito all'occhio: al di là dell'assenza di atlete nostrane vi sono Cervélo e HTC rappresentate da ben tre elementi ciascuna (da una parte Düster, ancora ben piazzata in classifica, e la leader delle giovani Armitstead; dall'altra la leader per la generale Arndt e le velocissime Teutenberg e Visser), mentre spicca anche l'assenza di Marianne Vos, colmata in casa Nederland Bloeit dalla Van Vleuten (e qui torna attuale il discorso fatto in precedenza sull'importanza per il team guidato da Blijlevens di avere una seconda punta di un certo peso da affiancare alla Vos). Non ci vuole molto per trovare l'accordo, soprattutto sotto l'impulso delle già citate Cervélo e HTC, alle quali più che l'obiettivo parziale fa ben più gola la prospettiva di far fuori varie avversarie scomode in prospettiva successo finale ed è così che il vantaggio ne confronti del plotone, giunto oltre i tre minuti, rende difficilissimo se non impossibile (anche per la varietà di squadre rappresentate) il ricongiungimento. Una volta entrate nel circuito finale però, un altro fattore di una certa rilevanza entra in scena: la Teutenberg e la Visser, dopo aver svolto un gran lavoro, non riescono più a tenere le ruote del drappello e si staccano (finiranno entrambe a 2'01"), lasciando Judith Arndt a sfangarsela da sola ma soprattutto vedendo sfumare la possibilità di una nuova vittoria parziale. Il finale è molto tirato ed il gruppetto si assottiglia ancor di più (la Gunnewijk cede in prossimità del traguardo e chiude a 5", mentre Antoshina, Samplonius e Becker chiudono a 14") lasciando alle otto superstiti la possibilità di giocarsi la tappa. La Van Vleuten, conscia dell'ottimo momento di forma e dei due terzi posti ottenuti dopo il prologo, sa che l'occasione odierna è troppo ghiotta per non essere sfruttata e per non mettere in cascina altri preziosi secondi d'abbuono e non se lo fa ripetere due volte, piazza la sua degna volata e riesce finalmente ad alzare le braccia al cielo in questa edizione, portando così a due i successi parziali della Nederland. Alla piazza d'onore si accomoda un'ottima Sara Mustonen, già protagonista ieri quando aveva regolato l'avanguardia del gruppo per la quarta piazza mentre al terzo posto si piazza la britannica Armitstead, a questo punto più che mai decisa a giocarsi le possibilità di successo finale nelle prossime giornate. A seguire il terzetto di tutto rispetto costituito da Arndt-Bras-Zabelinskaya mentre bisogna attendere 3'09" prima che il gruppo principale, in cui sono rimaste intruppate le varie Vos, Guderzo, Pucinskaite giunga al traguardo, regolato dall'australiana Kirsty Broun.

La classifica generale subisce così una nuova modifica, con Annemiek Van Vleuten che ora vanta 21" sulla Düster, 28" su Olga Zabelinskaya, 34" su Lizzie Armitstead e 39" su Judith Arndt. Minuti importanti e probabilmente pesanti sono quindi quelli guadagnati quest'oggi dalla Arndt ed anche dalla Zabelinskaya, che a questo punto può concretamente ambire ad un prestigioso bis dopo aver primeggiato in Turingia. Probabilmente relegata nuovamente all'obiettivo dei successi parziali invece Marianne Vos, anche se con l'olandese non c'è mai nulla di scontato, specie ora che la leadership è sulle spalle di una compagna di squadra. Successo parziale che potrebbe divenire anche un obiettivo per Marta Bastianelli, oggi uscita definitivamente di classifica e che quindi potrebbe godere di una certa libertà d'azione nelle prossime giornate.

Vivian Ghianni

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