GP Carnaghese 2010: La fame di Basso non si è saziata - Ivan vince per distacco a Carnago
Dopo la grande vittoria al Giro d'Italia e la cocente delusione al Tour de France c'era un po' di incertezza su come Ivan Basso avrebbe affrontato le classiche italiane del mese d'agosto: a Carnago, però, s'è avuta subito la risposta con un Basso in buona condizione, grintoso e motivato il giusto per andarsi a prendere il successo al GP Industria Commercio e Artigianato. Per il capitano della Liquigas questa è una vittoria importante perché va ad interrompere un digiuno nelle corse in linea che durava da quasi sei anni, dal Giro dell'Emilia del 2004 e proprio la mentalità combattiva di Ivan ci fa piacere: mentre dopo la Grande Boucle Contador e Schleck si stanno divertendo tra criterium vari, Basso, che ha alle spalle anche il Giro e una tracheobronchite che l'ha messo quasi ko nell'ultima settimana del Tour, è ancora affamato di corse "vere" (sarà al via anche a Camaiore, alla Tre Valli e alle prove Pro Tour in Canada), segno che almeno psicologicamente preparare due grandi giri ravvicinati è fattibile e può non condizionare il resto della stagione.
Il selettivo circuito carnaghese con le due salite di Solbiate e Castelseprio è stato reso oggi ancora più duro da una pioggia battente che ha accompagnato i corridori dall'inizio alla fine tanto che la giuria ha deciso di ridurre il numero di giri da dieci a nove e che alla fine sono stati appena 31 i corridori a concludere la gara. Nei primi sette giri Wurf e Palandri ci provano ma, nonostante un vantaggio massimo di circa cinque minuti e mezzo, vengono ripresi a poco più di 40 km dalla conclusione. Negli ultimi due giri la corsa entra nel vivo con molti allunghi e con una selezione che s'è fatta via via sempre più accentuata: i più attivi sono stati Colli, Rodríguez, Rubiano, Ermeti, Chtioui e Callegarin con questi ultimi due che hanno iniziato in testa l'ultima tornata.
A 14 km dall'arrivo, sfruttando un attimo di rilassamento del gruppo (ridotto ad una trentina di uomini) che aveva appena ripreso i due fuggitivi, è partito Daniele Colli e poco poche centinaia di metri al corridore della Flaminia è riuscito ad agganciarsi anche Ivan Basso: è stata l'azione decisiva perché i due hanno trovato subito un ottimo accordo mentre dietro era rimasta solo la Androni a tentare di ricucire lo strappo. Il distacco è rimasto stabile intorno ai 20" e, quando tra gli inseguitori s'è registrata la scivolata di Jackson Rodríguez, s'è capito che la lotta per il successo sarebbe stata tra i due battistrada.
A tre chilometro dalla conclusione, sull'ultima ascesa di Castelseprio, Basso ha aumentato leggermente il ritmo e senza accorgersene è riuscito a staccare Colli di qualche decina di metri: la fortuna per il varesino è che dal Gpm all'arrivo non ci fosse discesa ma un tratto di sali-scendi che ha letteralmente mandato in crisi il corridore della Flaminia che all'ultimo chilometro, mentre Basso andava a festeggiare, è stato addirittura preso a passato da Ermeti ed è riuscito a difendere per pochi metri almeno la terza posizione. Quarto posto per lo sloveno Jure Kocjan che ha regolato in volata un sempre più convincente Ferrari e Ginanni, vincitore delle ultime due edizioni.