Open de Suède Vargarda: Wild vince e riapre la Coppa - Un'indiavolata Vos ripresa all'ultimo
Un fuoriclasse si distingue anche nel giorno della sconfitta. Non accontentarsi di essere tra le più veloci del gruppo che sta volando verso l'arrivo, pur ben coperta da 3 forti compagne di squadra, attaccare sull'ultimo strappetto, staccare tutte le avversarie, involarsi verso il traguardo e arrendersi solo a poche decine di metri dall'arrivo alla furia delle indiavolate Cervélo è spettacolo allo stato puro e qualcosa a cui si può assistere solo se nelle vene dell'atleta in questione scorre classe cristallina e le sue membra sono percorse da brividi di puro talento.
Così Marianne Vos è riuscita a perdere una corsa in cui avrebbe facilmente lottato per la vittoria se solo fosse stata buona buona nella pancia del gruppo, magari cercando solo di fare quanta più selezione possibile nel corso delle dodici tornate ed eliminare così le avversarie più ostiche in caso di arrivo a gruppo compatto. E invece a spuntarla è stata la connazionale Kirsten Wild, ormai da un paio di anni tra le migliori interpreti delle volate e delle corse non troppo dure in genere.
La gara si era aperta con un attacco della "solita" Emma Pooley, che però stavolta non ha sortito il solito effetto: la britannica è stata ripresa dopo una quarantina di chilometri dal plotone delle favorite che cominciava a selezionarsi sull'onda di qualche scaramuccia tra Vos e Johansson, particolarmente vogliosa di lasciare il segno nella gara di casa. Tra il terzultimo e il penultimo giro va via una fuga ben assortita di sei atlete - Düster, Van den Broek, Verbeke, De Vocht, Lindberg e Van Dijk - che guadagnano in breve mezzo minuto ma anche la loro azione non è destinata a durare ed è ripresa lungo la penultima ascesa ad Hägrunga.
Prima di attaccare per l'ultima volta la salita, ci provano in tante, su tutte Judith Arndt, evidentemente non sorretta ancora dalla splendida condizione del Giro d'Italia, ma nessuna riesce ad evadere. Vos, come detto, lo fa di forza, il gruppo è in frantumi, ma riesce a riorganizzarsi di lì a poco anche se il Cervélo Test Team con le trenate di Becker, Bruins, Slappendel e Düster fatica non poco a ricucire lo strappo di una quindicina di secondi che l'olandesina volante aveva scavato tra sè e le avversarie. Alla fine la missione è compiuta e Wild ripaga il lavoro delle compagne con una volata perentoria su Adrie Visser, splendida rivelazione di questa stagione nelle classiche, Johansson e Van Vleuten.
Con la vittoria, l'olandesona avvicina notevolmente la connazionale - 220 a 202 ora - in vista dell'ultima prova, quella di Plouay che in ogni caso dovrebbe sorridere maggiormente all'iridata di Salisburgo. Poca gloria per le italiane, che si devono accontentare di tre Top-Girls nella top-30 (Presti 20esima, Berlato 25esima e Carretta 30esima) anche se la maggior parte dei team azzurri ha disertato l'evento.