Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tour de France 2010: È un Oss duro e guarda al futuro - Daniel, bell'assolo nel finale

Versione stampabile

Daniel Oss impegnato nel finale della tappa di Bordeaux © BettiniphotoAttraverso le Landes esistono strade che applicano gli assiomi della geometria euclidea. Con buona pace di Riemann e Lobacevskij su una terra piatta una linea retta è ancora pur sempre la distanza più breve tra due punti. Oss, Breschel, Vaugrenard e Pineau hanno regolato i sestanti sul nord senza alcuna circonlocuzione, dritti alla meta, in fondo alla retta campeggia la scenografica Bordeaux. Rettilinei uguali fino in fondo, nessun fronzolo come piace all'anima rock di Oss.

Ai 14 chilometri dal traguardo la mossa, Pineau rompe le linee, mette il punto sulla retta e rompe il quartetto dei fuggitivi. Presto, con un gruppo così vicino. Segno che ormai manca fede. Anche Breschel non ci crede e chiude senza guardarsi le spalle. Alle spalle troneggia il gigante Oss. Lui invece ha l'ebbrezza del primo ballo alla gran corte. Le ali del cuore che si librano davanti al sogno. Non esiste pragmatismo per il cuore in fiamme. Non esistono le pacate considerazioni, i miti consigli, il gruppo che incalza.

Oss poi ha il senso del ritmo. Ripreso Pineau sulla sinistra della sede stradale. Graduale calo di ritmo. Il breve smarrimento della sincope. A tempo spaccato, in battere cade lo scatto in risposta, dall'altra parte della strada. La gamba piena, dietro i tre come pietrficati dallo sguardo di Medusa. Avanti la splendida città ha spalancato le sue porte. Si scatena la grancassa nel cuore. A sud, la strada è piena, il mucchio selvaggio incalza, quando c'è davanti uno che si chiama Oss, d'altra parte, dà l'idea che si faccia fatica ad acchiapparlo. Si avvicendano concitati, con la violenza del tempo che stringe maglie Htc, Lampre, Milram, ma Oss difende prodigiosamente i suoi 30", dal suo rifugio respinge l'assalto del mucchio. Avrebbe ispirato Peckinpah.

Alla fine, neri come il destino, si fanno avanti gli Sky per il non troppo quotato Boasson Hagen, e infine ai meno 3 vanno a risucchiare il sogno del gigante Oss. Tanti avversari, tanto onore: l'intervento della squadra degli inseguitori professionisti non è da tutti i giorni. Forse qualcuno avrà in fretta e furia contattato l'ammiraglia inglese per farsi togliere le castagne dal fuoco?

Oss viene dai monti, ma ama le grandi pianure, come il bisonte ha nel destino l'essere cacciato. Eccelleva nell'inseguimento, da allievo è stato campione italiano, ha il curriculum di studio comune alla migliore gioventù ciclistica contemporanea, la pista. Una data di nascita, il 13 gennaio, che ha il peso di una vocazione. Suona musica dura, sul pavè ha trovato una seconda patria, in Belgio lo riconoscono già, lo aspettano, si raccontano già di lui alcune avventure. Ha già scritto alcune pagine sul libro della Gand (quinto, in fuga), note a margine alla Tre Giorni di La Panne (un quarto posto), anche sui muri delle Fiandre ha lasciato una traccia.

Naturalmente, con una tale predisposizione per le alte velocità, ha davanti lunghe giornate di vento in faccia, non è il giovane capriolo tenuto in serbo per i versanti scoscesi. Dovrà tirare il vomere e contare pochi allori, visto che allo sprint non ha mai sfrecciato. Qualche volta però tanta potenza scaricata brutalmente a terra dalle performanti bici di oggi, è più che sufficiente. Cancellara annuisce. Lui oggi avrà levigato la gamba registrandola, accarezzandola. Avrà forse notato una certa agitazione verso la fine della tappa, avrà alzato lo sguardo verso il fiero resistente alla rimonta del gruppo. Con ammirazione, pensiamo, ma anche con un po' di preoccupazione.

Elisa Rossi

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano