Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tour de France 2010: Viva l'amicizia, ma l'agonismo? - Storia di un duello deludente

Versione stampabile

L'abbraccio tra Contador e Schleck dopo la non-volata sul Tourmalet © BettiniphotoOra che anche la tappa-spauracchio con arrivo in cima al Tourmalet è in archivio, possiamo dirlo: i Pirenei hanno partorito il topolino. L'auspicata e attesa sfida senza quartiere tra Schleck e Contador è stata, in fin dei conti, la più grossa delusione di questo Tour de France.

Non che i due abbiano mancato fede alla prestazione cui erano chiamati, visto che era ampiamente previsto e prevedibile che il lussemburghese e lo spagnolo sarebbero stati i fari della Grande Boucle e così è stato, anche e soprattutto oggi. la questione è che questo duello è rimasto nei binari dell'ovvietà più disarmante, con attacchi telefonati e tardivi, con un mutuo marcamento a tratti stucchevole come ad Ax-3 Domaines, con scaramucce verbali finite a tarallucci e vino.

Fino all'epilogo (manca la cronometro, ma lì la sfida non si porrà), con il duetto Andy-Alberto verso la vetta del Tourmalet, che si chiude con Contador che regala all'amico-rivale la prestigiosa tappa, con l'esultanza di Schleck e gli abbracci da libro Cuore tra i due.

Tutto molto bello e tenero.

Ma l'agonismo? La voglia di primeggiare e battere l'avversario? L'onestà di dare tutto e provare con ogni mezzo a mettere la propria ruota davanti a quella del rivale? Sono i grandi assenti - ingiustificati - di un Tour ben progettato nei percorsi, ma che resterà decisamente non memorabile.

Così, la nebbia che ha avvolto la cavalcata su per il Tourmalet della maglia gialla e della maglia bianca diventa un po' il simbolo del grigiore che a tutti gli appassionati è toccato sorbirsi nell'osservare il gruppo su e giu per i Pirenei, a dispetto appunto dei fuochi d'artificio che s'attendevano da una sfida che è finita per essere una sorta di coitus interruptus.

Infatti, paradossalmente, sono i primi due della generale a salire sul banco degli imputati di fronte alla delusione rappresentata da questo Tour. A Schleck, così come a Riis, non si può non rimproverare l'incapacità e la mancata volontà di uscire dagli schemi del semplice e scontato scatto negli ultimi chilometri. Debole a crono rispetto al rivale, Andy e la Saxo Bank hanno prima rinunciato all'occasione - che era invece irrinunciabile - che offriva la tappa con arrivo a Pau, quindi anche oggi non sono stati in grado di architettare nulla più di un banale forcing lungo il Tourmalet, finendo per non essere mai in grado di mettere realmente in difficoltà Contador.

La vittoria di tappa, peraltro elargita magnanimemente dalla maglia gialla, potrà essere sufficiente per Schleck e la sua squadra, ma non lo è per chi si aspettava che alla rabbia per i fatti di Port de Balès facesse seguito una concreta e vigorosa reazione e un po' di creatività. Elementi che in realtà sembrano davvero poco nelle corde del ragazzo lussemburghese. Classe cristallina e tenacia bastano per due tappe e - salvo sorprese a cronometro - per il secondo posto finale. Un buon bottino, ma anche, comunque, una sconfitta.

Chi invece è avviato alla terza vittoria finale al Tour de France e ad arricchire uno score mostruoso per quanto riguarda le grandi corse a tappe è Alberto Contador, che però rischia di ripetere le modalità del successo al Giro 2008, quando non seppe vincere nessuna tappa nonostante la maglia rosa finale.
Lo spagnolo di Pinto resta sicuramente il grande vincitore della giornata odierna, ma anche la sua attitudine lascia perplessi. Già erano per nulla piaciute le ridicole affermazioni riguardo al suo attacco a Schleck in magica coincidenza - e non consequenzialità - con il problema tecnico avuto dal giovane rivale, ma poi anche le scuse, le strette di mano, infine il gran regalo, la rinuncia di fronte a un successo parziale che avrebbe avuto il suo significato.
Una giornata corsa quasi interamente sulla difensiva, con un breve scatto dimostrativo ai meno 3800 metri dal traguardo. Un atteggiamento comprensibile dal punto di vista tattico e certamente efficace, ma che rende difficile alla fine anche decifrare il reale stato di forma di Contador. Staccato a Morzine, tutto sommato non troppo incisivo a Mende, cinico sul Port de Balès, Alberto era apparso oggi in quasi totale controllo rispetto al forcing di Schleck, in grado anzi di scattare a propria volta e andare a cogliere la vittoria di tappa, magari rimpinguando il distacco in classifica rispetto alla maglia bianca.

Niente di tutto ciò invece: lo scatto tanto atteso di Contador è stato solo una piccola e insignificante prova di forza e ad arricchire, o meglio ad impoverire, il quadro è venuto anche il no-contest finale. Gesto che sarà stato anche magnanimo nei confronti di Schleck, ma è anche - come quasi sempre in questi casi - un comportamento deludente e quasi irrispettoso nei confronti degli appassionati, che peraltro anche oggi hanno gremito le strade francesi.

Stefano Rizzato

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano