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Thüringen Rundfahrt 2010: Pucinskaitenata, festa assicurata - Tappa a Edita, Zabe leader

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Edita Pucinskaite brinda tra Olga Zabelinskaya e Charlotte Becker - Foto Thueringenrundfahrt-frauen.deIeri parlavamo delle poche vittorie rispetto al potenziale di Emma Johansson, oggi ci ritroviamo a celebrare il ritorno al successo di una ragazza dal talento tra i più cristallini espressi negli ultimi quindici anni nel ciclismo femminile. 

Edita Pucinskaite non ha bisogno di presentazioni, Giro, Tour e Mondiale parlano da soli e la zampata - con tanto di maglia rosa indossata per un giorno - al Giro del 2009 raccontava di una campionessa con ancora tanta voglia di primeggiare, nonostante qualche acciacco qua e là ultimamente le abbiano impedito di esprimersi costantemente ai livelli che le competono.
Quest'anno l'ultima tegola, una cisti da rimuovere dopo la Freccia Vallone, in piena preparazione per la sua corsa - il Giro d'Italia - e un mese senza toccare la bicicletta. Lo scoramento perché probabilmente questa sarà l'ultima annata in sella, la voglia di mandare tutto a farsi benedire, ma poi l'orgoglio della fuoriclasse dice di no, non si può lasciare così, ci si rimette, si risale in sella, e pazienza se al Giro non si lotterà con le prime della classe, in fondo non c'è solo il Giro...
Detto fatto. Un Giro concluso in 12esima posizione è stato il miglior viatico per la seconda parte di stagione e, a dieci giorni dall'epilogo di Monza, la zampata che in pochi si aspettavano, ma lei in cuor suo sì, aveva tenuto duro proprio per questo. 

A metà corsa la tappa assumeva la sua fisionomia. Via 15 atlete tra cui diverse protagoniste della giornata precedente, con un'assenza decisiva, Emma Johansson, alle prese con un'indisposizione. La Gauss è in forze, ci sono Kuchinskaya, Pucinskaite e Martisova, le possibilità di far bene sono tante. C'è anche Marta Bastianelli, che dimostra che è qui per far sul serio, la gamba già gira benone. Pochi chilometri e si assiste ad un ulteriore frazionamento, rimangono in 7 - Pucinskaite, Kuchinskaya, Zabelinskaya, Cantele, Van den Broeck, Bastianelli a cui si aggiunge poco dopo Becker - e presto si capisce che ci saranno due gare in una, per la tappa e per la maglia. I giochi per quest'ultima sono tra le due russe e Cantele, già presenti nell'azione decisiva ieri. 

Chi sa di ciclismo non si stanca di ripetere che le vittorie si ottengono con la testa, oltre che con le gambe. Il pallino rosso in questo frangente è il traguardo volante con abbuoni, fondamentali a questo punto per la conquista delle insegne del primato. Edita assiste alla volatina vincente della sua compagna Kuchinskaya e poi sferra l'attacco, secco. Tutto perfetto e pazienza se quel diavolo della Zabelinskaya piomba alla sua ruota. A lei interessa distanziare le avversarie più che mai, Edita pensa solo ai chilometri che passano e al traguardo che si avvicina, accucciata alla ruota della russa, la situazione è più che mai ideale. Lei non darà un cambio e quella manco glieli chiederà tanto è scontata la dinamica della corsa. Un arrivo praticamente già scritto nel momento stesso in cui si forma la coppia al comando. Infatti il vantaggio non può che aumentare e schizzare oltre il minuto: la volatina dice Pucinskaite tappa, Zabelinskaya maglia. Becker è terza a 1'03", le altre arrivano a 1'22" con Bastianelli quarta e consapevole che a breve toccherà anche a lei risalire sul gradino più alto che le manca da quel magico settembre di tre anni fa. 

La Gauss ora si ritrova con due atlete tra 1'18" (Kuchinskaya) e 1'32" (Pucinskaite) dalla leader della Safi-Pasta Zara, anche lei a caccia di un successo dopo i quasi quattro anni lontana dalle corse. Mettendo anche in conto le diverse decine di secondi che sulla carta saranno costrette a pagare a cronometro, siam sicuri che le ragazze di Luisiana Pegoraro qualcosa s'inventeranno per cercare di portarsi a casa, dopo questa tappa, anche la corsa.

Giuseppe Cristiano

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