Tour de France 2010: Salta la catena, Andy addio maglia - Contador nuovo leader. Tappa a Voeckler
- TOUR DE FRANCE 2010
- Astana 2010
- Bbox Bouygues Telecom 2010
- Team Saxo Bank 2010
- Aitor Pérez Arrieta
- Alberto Contador Velasco
- Alessandro Ballan
- Andy Schleck
- Brian Bach Vandborg
- Denis Menchov
- Francesco Reda
- Ivan Basso
- Johan Vansummeren
- Lloyd Mondory
- Luke Roberts
- Samuel Sánchez González
- Serguei Ivanov
- Sébastien Turgot
- Thomas Voeckler
- Uomini
Il tanto atteso attacco di Andy Schleck arriva, infine, bello e potente, a 3 km dalla vetta del Port de Balès; ma l'imponderabile ci mette uno zampone e gli fa saltare la catena: e dalla gloria al perdere tutto, il passo è brevissimo. Non così breve invece il percorso che porta Thomas Voeckler a vincere la frazione: per il campione nazionale francese una fuga di quasi 100 km a rinverdire antichi fasti pirenaici (montagne su cui difese in maniera commovente una maglia gialla un po' casuale nel 2004) e a permettergli di bissare il successo di Perpignan di un anno fa.
L'andatura in avvio di frazione è bella forte, i tentativi di fuga si moltiplicano, a un certo punto addirittura Hushovd e Petacchi (che sperano di andare all'attacco per prendere punti buoni per la verde) si trovano a sprintare su un traguardo Gpm... Solo al km 90 Vandborg (Liquigas) e Roberts (Milram) trovano spazio per proporre il loro attacco. Ai due si accodano poi Vansummeren (Garmin), Ivanov (Katusha), Ballan (BMC), Reda (Quick Step), Pérez Arrieta (Footon) e quindi anche Mondory (AG2R) e Voeckler con Turgot (Bbox).
Il gruppo lascia fare fino a 45 km dall'arrivo, e il margine arriva a 10'50"; Voeckler si prende i due Gpm di seconda categoria sul Portet d'Aspet e sul Col des Ares, dopodiché il gruppo riprende a rullare in maniera efficiente e, con la Saxo Bank a dettare i ritmi, inizia a recuperare già ai piedi del Port de Balès, salita decisiva della giornata che scollina a poco più di 20 km dal traguardo.
Il gruppo dei battistrada perde pezzi, e molto presto in salita restano in 5: Vansummeren, Ivanov, Ballan, Pérez Arrieta e Voeckler. Proprio il francese propone il suo attacco personale a 30 km dal traguardo, e alle sue spalle il solo Ballan pare poter in qualche modo restare in gioco, ma la salita è lunga e poco adatta alle caratteristiche dell'iridato di Varese 2008, che perde progressivamente terreno. A metà salita il margine tra Voeckler e il gruppo della maglia gialla (da cui intanto si staccano Cunego e Roche dopo una foratura) è di poco inferiore ai 6', ma strada facendo l'azione dei Saxo in testa al gruppo si fa più flebile, e il campione nazionale francese guadagna qualcosa, tornando a oltre 6' di vantaggio.
A 26 km dal traguardo (e 4 dalla vetta), l'atteso attacco di Andy Schleck: Contador risponde subito, così come Samuel Sánchez, Menchov e Van den Broeck. I primi 5 della generale sono tutti insieme, gli altri (a partire da Luis León Sánchez, proseguendo con Gesink, Vinokourov, Leipheimer, Kreuziger, Joaquím Rodríguez, Basso, Armstrong, Gadret, Hesjedal) sono tutti più indietro, ma ancora una volta, come già sulla salita di Ax 3 Domaines, nessuno (a parte - timidamente - SSG) rilancia l'azione, e da dietro rientrano tutti o quasi. Ci prova Gadret in contropiede, dapprima con Leipheimer e Vinokourov, poi da solo, ma non si crea differenza.
A 2 km dalla vetta, Schleck prova lo scatto più forte che si sia visto in questo Tour: la sparata è molto bella, ma la sfortuna è in agguato e si accanisce col lussemburghese: un clamoroso salto di catena lo appieda, e in contropiede prima Vinokourov, poi soprattutto Contador lo passano in tromba. Schleck ci mette una vita a sistemare la catena, e Contador ne approfitta per andarsene con Samuel Sánchez e Menchov, mentre Van den Broeck stavolta non riesce a tenere le ruote dei migliori. La rimonta di Andy è comunque appassionante: la maglia gialla rimonta Gesink, poi rientra su un gruppetto con Leipheimer, Van den Broeck, Gadret, Hesjedal e Vinokourov, e si mette a fare il ritmo su quel che resta della salita. E in effetti, da 30" (almeno) di distacco al momento di ripartire dopo il guaio meccanico, Schleck scollina a 15" dal gruppetto Contador.
Il problema per il corridore della Saxo è che davanti ci si mette SSG a disegnare traiettorie perfette in discesa, e Contador ovviamente approfitta dell'abilità del suo connazionale. Nonostante ciò, un Andy quasi in trance agonistica scende come non ha mai fatto e difende finché può il risicato margine che lo separa in classifica dal rivale madrileno. Secondo dopo secondo, solo a fine picchiata il margine supera il fatidico mezzo minuto, e la maglia gialla di fatto cambia spalle, spostandosi su quelle ad essa ben note di Contador.
Intanto in testa alla corsa c'è sempre un inesauribile Thomas Voeckler, che dopo aver scollinato con 1'30" su Pérez Arrieta e Ballan (e 4'30" sul terzetto Alberto-Samuel-Denis), si difende coi denti in difesa e si invola a vincere la sua seconda tappa in una Grande Boucle. Alle sue spalle, Ballan raccoglie il secondo posto su Pérez (a 1'20" da T-Blanc), Contador con Sánchez e Menchov passa a 2'50", e Schleck (con Van den Broeck e Vino) a 3'29": la classifica dice ora che Alberto ha 8" sul lussemburghese, con Samuel e Menchov sempre terzo e quarto, a 2' e a 2'13". Il migliore degli italiani, Basso, dopo l'ennesima giornata negativa, scivola al quattordicesimo posto, a 9'15" dalla nuova maglia gialla.