Tour de France 2010: Rodríguizzo tra Vino e Contador - Schleck paga 10", Basso più indietro
Quando in un arrivo c'è una salita breve e con pendenze superiori al 10% il primo corridore da marcare è senza dubbio Joaquím Rodríguez perché oggi a Mende ha dato un saggio delle sue doti sulle grandi pendenze andandosi a prendere un grande successo di tappa, il primo della sua carriera al Tour de France: è lui il vero re di questi finali.
In una tappa che molti si aspettavano favorevole ad una fuga sono stati invece gli uomini di classifica ad essere protagonisti. Dopo un inizio favorevole ad Andy Schleck oggi Contador ha portato l'inerzia della corsa dalla sua parte: i 10" di Avoriaz sono stati ripresi ed ora Alberto sembra più in palla del rivale. In casa Astana, però, l'umore non sembra dei migliore visto che oggi Vinokourov avrebbe potuto vincere la tappa se non fossero rientrati da dietro Purito e Contador: il kazako dopo il traguardo è sembrato molto arrabbiato e stasera in albergo il clima possiamo immaginare che sarà abbastanza teso.
Per le prime battute di corsa il copione è stato lo stesso anche oggi: appena abbassata la bandierina al chilometro zero s'è subito scatenata la bagarre con scatti e controscatti continui. Sulla prima salita del giorno, la Côte de Saint-Barthélémy-le-Plain, prima si spezza il gruppo, poi se ne vanno in tre, Fedrigo, Hesjedal e Faria da Costa. La presenza del canadese della Garmin, 12° in classifica a 5'42", ha provocato la reazione del gruppo e il tentativo s'è esaurito al km 39.
Poco dopo ci hanno provato anche Chavanel, Cunego e Vaugrenard ma la fuga buona parte intorno al km 60 sul Col des Nonieres: in testa si sono ritrovati ben 18 uomini tra cui Hesjedal, Vinokourov (14° a 6'31") e Klöden (20° a 9'05"). Davanti insieme ai battistrada ci sono due uomini importanti per le classifiche speciali: Anthony Charteau conquistando 16 punti ha riconquistato la maglia a pois mentre Thor Hushovd s'è ripreso la maglia verde transitando secondo al primo traguardo volante (anticipato da Bole) e primo al secondo.
Vista la pericolosità degli uomini di testa il gruppo condotto dagli uomini della Saxo Bank non ha mai lasciato più di 2'30". Subito dopo il secondo sprint intermedio, però, Vinokourov ha rotto gli indugi ed ha allungato assieme a Hesjedal, Kiryienka e Klöden riuscendo a far lievitare il vantaggio fino a 3'45".
Con Hesjedal virtualmente in zona podio anche altre squadre si sono messe a tirare assieme alla Saxo Bank per difendere la posizione in classifica dei propri capitani. A 10 km dall'arrivo, infatti, il gap era già crollato fino a 1'16" e ai piedi della salita di Mende era sceso ancora a 40". Nel quartetto di testa i primi a cedere in salita sono stati Hesjedal e Klöden sotto il gran ritmo imposto da Kiryienka ma a 3 km dalla conclusione è stato Vinokourov a rimanere solo in testa alla corsa. In gruppo, invece, i big hanno aspettato l'ultimo chilometro di salita e c'è voluto uno scatto di Joaquím Rodríguez ha far scatenare la reazione di Contador: Andy Schleck, prima sorpreso, poi senza gambe, non è riuscito ad accodarsi ai due spagnoli che intanto avevano ripreso Vinokourov. Al Gpm il vantaggio di Contador e Rodríguez sul gruppo di Andy Schleck era di 11".
Nella volata a due Rodríguez non ha avuto difficoltà ad imporsi mentre a 4" Vinokourov è riuscito a tenere almeno il suo terzo posto. Sul traguardo sono stati 10 i secondi di ritardo di Andy Schleck mentre ancora una volta non è stato brillante Ivan Basso che ha sofferto il violento cambio di ritmo ed è arrivato con 31" di ritardo. Ancora staccato anche Lance Armstrong che probabilmente starà risparmiando le energie per cercare un successo di tappa sui Pirenei.