Tour 2010: Le dichiarazioni della 10a tappa
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della decima tappa del Tour de France.
Alessandro Petacchi (Lampre-Farnese Vini) da Raisport
«Ieri mi sono fatto soprendere dall'attacco di Hushovd ed oggi ho voluto recuperare qualcosa. Sono in classifica per la maglia verde, a pochi punti dalla leadership, e quindi ci provo, anche se fare una volata al termine di una tappa così è faticoso. Domani c'è una tappa adatta, proverò il tris, anche se l'uomo di riferimento rimane Cavendish col suo Team HTC-Columbia. Io però continuerò a lottare, so che è tantissimo che un italiano non vince la maglia verde e già qualche volta mi è capitato di entrare nella storia, per cui... Ma siamo in tanti a tenerci, anche oggi Cavendish ha fatto la volata, ed è un segnale. Certo che sarebbe bello vincerla, salire sul podio di Parigi ai Campi Elisi, magari col piccolo Alessandro in braccio, ma sarà una dura battaglia fino all'ultimo giorno. Le critiche della gente ci saranno sempre, a me finora pare di aver fatto un ottimo Tour, addirittura mi sembra di essere tornato bambino, facendo le volate per gli sprint intermedi; ma la maglia verde è un obiettivo prestigioso che merita tutti questi sforzi».
Sergio Miguel Moreira Paulinho (Team RadioShack) da Raisport
«Avevo buone sensazioni sin dal mattino ed aver indovinato la fuga giusta me l'ha dimostrato. Puntavo a far selezione sull'ultima salita e ci sono riuscito, rimanendo solo con Kiryienka, che è più veloce di me, ma sono riuscito a batterlo. In squadra l'atmosfera è molto buona. Dopo aver ottenuto questa vittoria di tappa adesso l'obiettivo è far salire sul podio di Parigi grazie alla classifica a squadre».
Cadel Evans (BMC Racing Team) da Comunicato stampa
«Oggi mi sono sentito meglio, ma ovviamente era un tipo di tappa completamente diverso da quello di ieri. Alla fine di questa settimana effettuerò altre lastre al gomito per tenere sotto controllo la situazione della frattura».
Andy Schleck (Team Saxo Bank) da LeTour.fr
«È stato un giorno tranquillo, niente affatto stressante nonostante un po' di vento nel finale prima dell'arrivo a Gap, ma con la fuga fuori è stato piuttosto semplice controllare la tappa. Mi sono innervosito soltanto durante l'ultima discesa: era piuttosto pericolosa e temevo qualche imprevisto. Non era un giorno adatto per inventarmi qualcosa, anche perché avevo gambe peggiori rispetto a ieri, ma questo credo sia valso per tutti coloro che ieri si sono dati battaglia o difesi al massimo delle loro forze. La strada per vestire la maglia gialla a Parigi è ancora lunga e dura».
Thor Hushovd (Cervélo Test Team) da Comunicato stampa
«È stato un giorno orribile. La battaglia per la maglia verde ha reso questa tappa dura il doppio, ed è una battaglia iniziata soltanto oggi. Da ora in avanti, ogni punto conterà e ci sarà da battagliare ogni giorno. Devo provare ad ottenere punti in ogni occasione, magari vincendo un'altra tappa».
Jérôme Pineau (Quick Step) da LeTour.fr
«Ieri ero dispiaciuto perché aver perso la maglia a pois aveva reso vane le energie spese per entrare nella fuga. Avevo in mente di entrare nella fuga di giornata, poi ho pensato che difficilmente mi avrebbero lasciato andare di nuovo, anche perché i punti lungo il percorso non erano molti e le energie serviranno più avanti. Ho comunque ottenuto un punto in più di Charteau sul primo Gpm e questo mi è bastato per riprendermi questa maglia che mi piace molto: non ci sono amici in corsa, ma ho rispetto per lui e quindi ci siamo scambiati un "cinque" dopo lo sprint».