Tour de France 2010: È un discorso tra Andy e Alberto - I due fanno il vuoto. Tappa a Casar
Ci son voluti 200 km di fuga a Sandy Casar per alzare finalmente le braccia al cielo sotto un traguardo del Tour de France, dopo una sequela di piazzamenti e una vittoria non-vittoria (fu Astarloza a festeggiare, poi squalificato) ottenuta un anno fa.
Una fuga partita al km 5, promossa da Moreau (che ci aveva provato anche un paio di chilometri prima con Chavanel, Cunego e Verdugo) e Gautier e resa forte dalla presenza di altri due Caisse d'Epargne (Gutiérrez Palacios e LL Sánchez), un altro Bbox (Charteau), ma anche Nocentini, Voigt, Pineau, Fröhlinger e Hushovd, oltre al già citato Casar.
Un gruppetto in cui hanno provato ad entrare dapprima Popovych, Kern e Hunter, poi Cunego, Egoi Martínez e Verdugo, poi - al km 33 - Vinokourov, con Horner, Brajkovic e Chavanel, ed infine Paulinho, Cunego, Seeldraeyers, Gadret, ancora Brajkovic e Taaramäe.
Saranno proprio Cunego e Taaramäe, nonostante i 42" di gap sul Gpm della Colombière, a riportarsi sul gruppetto di testa insieme al precedentemente staccato Fröhlinger (non trovando più Hushovd, rialzatosi dopo lo sprint intermedio: obiettivo del norvegese per la maglia verde).
Vantaggio massimo per i 12 di testa a 56 km dall'arrivo (6'32"), con la BMC - Kroon, Burghardt e soprattutto Ballan sugli scudi - a lavorare per capitan Evans. Pineau, Fröhlinger e Taaramäe sono costretti ad alzare bandiera bianca ai meno 54, mentre nel gruppo maglia gialla la tirata di Chris Sörensen mette in crisi Rogers (che poi rientrerà).
Vinokourov parte dal gruppo, mentre dalla fuga si stacca Nocentini (faranno lo stesso, nel giro di breve, anche Gutiérrez Palacios e Gautier). Santambrogio si sacrifica per Evans, mentre Vinokourov guadagna non più di 40" sulla maglia gialla, nonostante il ritmo basso consenta a Rogers e Brajkovic di riportarsi sotto.
Ad accelerare di nuovo ci pensa Fuglsang (mentre davanti il compagno Voigt alza bandiera bianca), e Rogers è di nuovo il primo a staccarsi. Anche Le Mével, Sastre ed Hesjedal non tengono il ritmo del giovane danese, sostituito poi dalla coppia Tiralongo-Navarro, che creano lo sconquasso maggiore.
Evans si tiene a 5 metri dalla ruota di Rubén Plaza: sta cedendo. Si stacca Moreau dalla fuga, e a 9 km dal Gpm della Madaleine si stacca anche Evans. Il forcing di Navarro è incredibile e alla sua ruota rimangono solo Contador e Schleck. Samuel Sánchez è lì a pochi metri, Leipheimer, Joaquím Rodríguez, Menchov e Gesink un po' più indietro. Basso è già con Armstrong, i cambi di ritmo - sulle Alpi - non fanno per lui.
Andy e Contador si scornano per qualche chilometro, giocano all'elastico con SSG e riprendono Voigt dopo aver salutato l'asturiano. In cima al Gpm i quattro fuggitivi rimasti (Charteau, nuova maglia a pois, Cunego, LL Sánchez e Casar) passano con 2'11" su Andy e Contador (che lasciano indietro Voigt), 2'54" su Samuel Sánchez, 3'25" sul gruppetto di JRO, 4'23" su Basso, Van den Broeck, Armstrong, De Weert e Plaza e addirittura 9'36" su Evans, che scollina con Santambrogio, Tiralongo, Vansummeren ed altri.
In discesa fora Van den Broeck, poi cade Monier (a pochi secondi dal gruppo del belga) e l'inseguimento per Basso si fa più complicato: trova una mano da De Weert, ma non sarà un aiuto troppo fruttuoso.
SSG vorrebbe riportarsi invece su Andy e Contador (che hanno ripreso Moreau), ma dopo un inseguimento sfrenato (condito da un crampo per il capitano dell'Euskaltel) si arrende, a 7 km dall'arrivo, col distacco arrivato a 18". Niente da fare, lingua di fuori e gambe per aria.
Davanti i fuggitivi si studiano: Cunego e LL Sánchez non tirano quasi mai, mentre dietro Schleck e Contador si danno cambi regolari. Il distacco di 35" a 3 km dall'arrivo diventa di 18" ai meno 2 (con SSG a 1' preciso). Sotto la flame rouge il distacco è sceso ad 8" e il ricongiungimento avviene a 700 metri dal traguardo. Andy Schleck tira quasi dritto, LLS e Cunego non si fanno sorprendere, e neanche Casar, mentre Contador si preoccupa soltanto di non prendere buchi dal lussemburghese.
L'arrivo è posto appena dietro ad una curva a sinistra e Casar parte lungo per scegliersi la traiettoria: sarà una scelta che pagherà, se è vero che costringe LLS a scartarlo sulla destra (allungando la strada) e Cunego non trova varco, pedalata e rapporto per passarlo all'interno.
Contador e Schleck prendono un buco di 2", ma sono comunque i veri vincitori di giornata. SSG a 52" (quindi 50 dal duo) è quello che contiene meglio il distacco, mentre già JRO, Gesink e Leipheimer pagano 2'07" (2'10" per Menchov). A 2'50" Basso e Van den Broeck, a 3'48" Kreuziger, a 4'55" Sastre e a 8'09" Evans.
La classifica recita Andy Schleck in maglia gialla (la prima della carriera) con 41" su Contador, 2'45" su Samuel Sánchez, 2'58" su Menchov e 3'31" su Van den Broeck per le prime cinque posizioni; Basso è 10° a 5'09", Sastre è 15esimo a 7'13" ed è Evans 18esimo a 7'47".
Come dire: difficile immaginarci un duello diverso - sui Pirenei - da quello tra Andy Schleck e Alberto Contador.