Tour de France 2010: Schleck alla frusta, Lance alla frutta - Tappa a Andy, Evans in maglia gialla
- TOUR DE FRANCE 2010
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- Team RadioShack 2010
- Team Saxo Bank 2010
- Alberto Contador Velasco
- Amaël Moinard
- Andy Schleck
- Benoît Vaugrenard
- Cadel Evans
- Christophe Riblon
- Fabio Felline
- Imanol Erviti Ollo
- Koos Moerenhout
- Lance Armstrong
- Mario Aerts
- Samuel Sánchez González
- Sylvain Chavanel
- Sébastien Minard
- Uomini
Nel giorno in cui Lance Armstrong perde 11'45" e - conseguentemente - ogni possibilità di lottare per il Tour, Alberto Contador non dimostra di avere una gamba che gli scappa, e allora ne approfitta Andy Schleck che va a conquistare a Morzine-Avoriaz il suo primo successo alla Grande Boucle. Basso, sempre coi migliori, aspetta il suo momento che prima o poi (Pirenei?) verrà.
La tappa parte maluccio, con una caduta al km 6 che coinvolge la promessa italiana Felline, ma anche un uomo di classifica come Evans, oltre che Grivko, Gerrans, Burghardt, Pineau e Sorensen (Armstrong schiva il capitombolo passando sull'erba). Per fortuna nessuno riporta conseguenze serie. Rein Taaramäe è molto attivo, vari tentativi di fuga si susseguono (tra gli altri si vedono Cunego e Voeckler), ma solo al km 40 parte l'attacco del giorno: Vaugrenard, Riblon, Aerts, Erviti, Moerenhout, Moinard e Minard prendono il largo e guadagnano fino a 7' (al km 110).
Indubbiamente il momento più atteso della giornata è l'approdo alle Alpi, con il Col de la Ramaz; ma poco prima, ancora una disavventura per Armstrong, che stavolta va giù davvero, su una rotonda, a causa di un corridore che gli cade davanti. Comunque il texano (che già lamenta problemi al soprasella) rientra appena prima dell'inizio della salita. È la Sky di Wiggins a fare il ritmo sulle prime rampe (con Flecha), e tanto basta per mandare definitivamente all'aria Tony Martin. Intanto, tra i fuggitivi, a 46 km dal traguardo è Moerenhout a tentare l'allungo solitario; lo raggiungono Moinard e Aerts e insieme proseguiranno fino alla salita finale.
A 39 km dal traguardo (e 5 dalla vetta della Ramaz) la Saxo Bank passa a condurre, e il ritmo dei compagni di Schleck fa male a Chavanel, che perde contatto e maglia gialla, a Le Mével e soprattutto a Lance Armstrong, che si stacca a 38 dall'arrivo. Appena Lance perde terreno, l'Astana di Contador va a tirare (Tiralongo e Navarro su tutti). Armstrong, scortato dai suoi compagni, scollina al Gpm con 3'15" dai tre battistrada e 1'10" dal gruppo di Contador. In discesa l'americano non riesce a guadagnare praticamente niente (intanto Vinokourov tenta una breve sortita), ma lo aspetta un altro momento particolarmente difficile: a 1 km dalla vetta di Les Gets (che precede l'ascesa finale di Avoriaz), Lance tira praticamente i remi in barca, rinunciando a proseguire nell'inseguimento. Come se non bastasse, al Gpm si imbatte in un pasticcio Euskaltel col sacchetto del rifornimento (giù Velasco ed Egoi Martínez) e mette ancora una volta piede a terra. Quando è nera, è nera.
La salita di Morzine-Avoriaz vede ancora una volta l'Astana impegnata a tirare a tutta (sempre con Tiralongo e Navarro); Moerenhout perde contatto dal terzetto di testa a 8 dalla vetta, ai 6 km molla anche Aerts e Moinard viene ripreso a 5 km dal traguardo. Nel gruppo dei big tenta un allungo Joaquím Rodríguez, ma il ritmo dell'Astana stronca ogni velleità, oltre a far male a diversi componenti del drappello (LL Sánchez si è staccato ai 7 km, Vino ai 5, Wiggins perde le ruote dei migliori a poco meno di 4 km dal traguardo). L'unica cosa che manca è l'atteso scatto di Contador, che prende tempo e non dà l'affondo che finalizzerebbe il gran lavoro dei suoi compagni.
Ai 2 km è Kreuziger a rompere (finalmente) lo stallo, ma sul suo scatto (subito tamponato da Contador, Schleck e Evans) quello che patisce di più è proprio il suo compagno Basso, per cui il ceco si ferma. Ai 1500 metri tenta un (quasi non più) sorprendente Van den Broeck, e di nuovo Contador chiude; ci prova allora Gesink in contropiede, pare fare un discreto vuoto, ma Samuel Sánchez riporta gli altri su di lui. Ancora Contador tiene su un ulteriore tentativo di forcing di Gesink, e allo striscione dell'ultimo chilometro Andy Schleck parte secco. Samuel è il più reattivo e si mette in caccia, Contador prova a tenere la ruota dell'asturiano ma non ce la fa. Quando lo spagnolo aggancia Schleck, forse pregusta la vittoria nella volata a due, e invece Andy - con le mani alte sul manubrio - non perde il passo e scavalca il collega negli ultimi 50 metri.
Tra gli uomini di classifica, tutti in gruppetto alle spalle di Schleck e SSG, Evans è quello messo meglio e quindi approfitta della débâcle di Chavanel e va in maglia gialla. Basso si difende tutto sommato bene (e se si coordina meglio con Kreuziger siamo tutti più contenti), Leipheimer è il nuovo capitano RadioShack, in casa Rabobank Gesink pare avere qualcosa in più rispetto a Menchov, e Contador terzo dietro a Evans e Andy (e quindi con l'obbligo di attaccare) è una discreta garanzia di spettacolo per le prossime tappe di montagna.