Giro Donne 2010: TriestIna, alabarda spaziale - Teutenberg su Bronzini e Wild
Era dal 1999 che il Giro Donne non iniziava con una tappa in linea e in quell'occasione si era a Misano Adriatico e vinse Gabriella Pregnolato che riuscì ad anticipare il gruppo di pochi secondo. Copione diverso stavolta, ed era anche abbastanza scontato, visto che i 58 km della Muggia-Trieste offrivano pochissime chance alle non velociste: il percorso pianeggiante, il grande caldo e tutte le squadre al completo hanno tenuta bloccata la corsa fino al finale. Ecco allora che sul lungomare triestino troviamo a braccia alzate Ina-Yoko Teutenberg che timbra il successo stagionale numero 11, l'ottavo al Giro d'Italia negli ultimi quattro anni.
Non ci voleva di certo uno stregone per pronosticare la vittoria di Ina-Yoko ma la possente velocista tedesca ha voluto ribadire una volta di più che la sprinter più forte al mondo è lei: in questo 2010 tra tutte le volate realmente disputate si contano appena due sconfitte per l'atleta della HTC-Columbia, una in Cina da Kirsten Wild, una al Tour de l'Aude da Marianne Vos, arrivando seconda in entrambi i casi. Quest'oggi le due olandesi non hanno avuto scampo e quella che più di tutte ha dato filo da torcere a Ina è stata la nostra Giorgia Bronzini: la velocista piacentina della Gauss, però, non è riuscita neanche ad affiancare la Teutenberg, con la tedesca che era uscita già in testa all'ultima semicurva ai 150 metri dall'arrivo.
Kirsten Wild, prima maglia rosa del 2009, si è fermata al terzo posto mentre rimane giù dal podio Marianne Vos che trova una magra consolazione nella maglia bianca di miglior giovane. Molto brava invece Barbara Guarischi che al suo primo Giro d'Italia è riuscita a conquistare subito un bel quinto posto: per la ventenne atleta della Michela Fanini è un grandissimo risultato al cospetto di tutte le migliori.
Per quanto riguarda la cronaca di gara, invece, non c'è praticamente nulla da segnalare se non che Martine Bras è la prima maglia verde come leader dei Gpm e che, verso metà percorso, una caduta ha visto coinvolta Oxana Kozonchuk: la russa della Safi-Pasta Zara è comunque ripartita e dopo un inseguimento durato diversi chilometri è riuscita a rientrare in gruppo. Domani, però, sarà già tempo di rivincite: la Sacile-Rise Pio X sembra nuovamente disegnata per le velociste anche se il chilometraggio piuttosto elevato (130 km) potrebbe creare qualche sorpresa: dopo i tre giorni in maglia rosa nel 2008 siamo sicuri che Ina-Yoko Teutenberg non vorrà lasciare tanto facilmente il simbolo del primato.