Criterium del Delfinato 2010 - Blu, le mille Bole fucsia-blu - Nel prologo Contador fa il vocione
Non che ci volesse Nostradamus per prevedere una recita solitaria di Contador sin dai primi chilometri di questo Criterium del Delfinato, ed anzi sono stati pure bravi i vari Van Garderen (a 2"), Brajkovic (a 5"), Thomas (a 10") e Cataldo-Pauriol-Malori (a 12") nel provare ad impensierire lo spagnolo. Ma Contador s'è pappato i 6,8 km del prologo di Évian-les-Bains mettendo da subito parecchie cose in chiaro, non tanto per questo stesso Delfinato (anche se, visti Frank Schleck ed Armstrong in Lussemburgo un sussultino ci tiene a darlo pure lui), ma proprio in vista dell'appuntamento con la Grandeur del mese prossimo.
E nella prima tappa in linea, dopo i 191,5 km che hanno portato il gruppo a Saint-Laurent-du-Pont, Contador non può che rallegrarsi dell'ulteriore minuto e undici secondi che ha guadagnato su Menchov, anche se il russo - soprattutto quello visto (poco, prima del praticamente immediato ritiro) al Giro del Belgio - non è certo il tipo di avversario che può togliere il sonno al campioncino di Madrid.
La vittoria (la prima dell'anno, e dunque la prima col team di Saronni) è andata a Grega Bole della Lampre-Farnese Vini, squadra che tra ieri (con Malori) e oggi sta provando definitivamente a mettersi alle spalle il brutto - e sfortunato, vedi Petacchi - Giro d'Italia corso. Lo sloveno ha battuto lo slovacco Peter Velits ed il britannico Geraint Thomas, che ha disputato lo sprint in luogo del proprio capitano Boasson Hagen, evidentemente non al meglio ed arrivato al traguardo (con Bennati) passati ben 5'37" dalla lotta per il successo parziale.
Gruppetto buono forte appena di 55 unità, visto che una scivolata avvenuta poco prima dell'imbocco dell'ultima salita (Gpm a circa 6,5 km dalla conclusione) aveva in pratica decimato le presenze nel plotone, dal quale hanno provato ad uscire - sfruttando come testa di ponte la fuga del mattino che ha visto protagonisti Kadri, Rollin, Ladagnous, Minard e Gautier, l'ultimo ad arrendersi - prima Kvist, poi Cataldo, infine Seeldraeyers (Quick Step molto attiva) con Pujol proprio a ridosso dello scollinamento. Come spesso accade, però, il tentativo più pericoloso è avvenuto in discesa, con Brajkovic ad allungare deciso e Capecchi a raggiungerlo a ridosso dell'ultimo chilometro. La loro azione, vista anche la vicinanza del portacolori del Team RadioShack alla gialla di Contador, non ha avuto buon esito e così la Sky ha preso in mano le redini della situazione ereditandole dal lavoro della Saxo Bank e della Cofidis nella parte centrale di gara ed ha tirato la volata a Thomas, che pur partendo al momento giusto non ha avuto la forza di resistere alla rimonta di Bole al centro e di Velits sull'esterno.
Domani tappa apparentemente tranquilla da Annonay a Bourg-Saint-Andéol, 177 km che dovrebbero sorridere di nuovo alle ruote veloci. Sarà dunque interessante sapere se Daniele Bennati è ancora alle prese con qualche guaio fisico (e con il toscano, purtroppo, non si può mai essere sicuri del contrario) o se invece aveva già battezzato la tappa di oggi come ostica per puntare tutto all'arrivo di domani. Nel caso, potrebbe pensarci Guarnieri a sprintare contro i vari Bole, Cooke, Boasson Hagen e compagnia pedalante.