Giro d'Italia 2010: Tschoppettata da lontano - Niente battaglia sul Gavia
La maglia rosa conquistata ieri da Ivan Basso ha cambiato completamente gli scenari in corsa e data la grande compattezza della Liquigas abbiamo assistito ad una tappa molto bloccata e sicuramente molto meno spettacolare delle precedenti. Il successo è andato allo svizzero Johan Tschopp che al termine di una lunghissima fuga, senza mai un grande vantaggio, è riuscito a mantenere appena 15" di margine sui big che hanno rimontato con forza negli ultimi chilometri del Tonale. Basso non ha dato la mazzata finale alla corsa ma si è limitato a controllare gli avversari ma il suo vantaggio su Arroyo è comunque cresciuto e salvo imprevisti clamorosi domani a Verona potrà festeggiare il suo secondo successo al Giro d'Italia.
Nonostante le grandi fatiche di ieri anche da Bormio si è partiti subito a tutta: i soliti problemi di maltempo e nuvole basse ci hanno impedito di apprezzare la scalata della Forcola di Livigno su cui si è scatenata la bagarre. Dopo tanti scatti e tentativi di allungo s'era portato in testa alla corsa un gruppo di venti uomini tra cui Pinotti, Cunego, Lloyd, Petrov, Moncoutie, Serpa e Pirazzi.
Qualche minuto dopo sono usciti dal gruppo anche Sastre e Simoni e, quasi in prossimità dello scollinamento, s'è unito ai battistrada (dai quali nel frattempo aveva perso contatto Cunego) anche il kazako Alexandre Vinokourov. A metà salita è giunta anche la notizia del ritiro di Stefano Garzelli che accusava dolori al ginocchio destro dopo essere caduto ieri nella discesa del Mortirolo.
Una grande lavoro della Liquigas ha consentito al gruppo dei migliori di tenere sempre a tiro la fuga con un distacco che non ha mai superato il minuto e mezzo. Vedendo che il margine stentava a decollare sulla breve salita del Foscagno (su Forcola e Eira era passato per primo Lloyd) è scattato Stefano Pirazzi (Colnago-CSF) che da solo ha guadagnato fino a un minuto sui suoi primi inseguitori e due minuti sul gruppo maglia rosa sempre tirato dagli uomini Liquigas.
Sulle prime rampe del Gavia, però, il corridore laziale è stato ripreso e staccato gli altri fuggitivi ed in contropiede hanno allungato Simoni e Moncoutie che, dopo qualche chilometro, sono stati ripresi da Vinokourov, Tschopp, Sastre, Pinotti e Lloyd; il francese della Cofidis è stato poi ripreso dal gruppo maglia rosa a 36 km dall'arrivo quando il distacco era di circa 1'15".
Ai meno 35 chilometri, nel tratto più duro del Gavia, è stato ancora Simoni a scattare portandosi dietro lo svizzero Tschopp; in questo stesso punto il gruppo dei favoriti era ancora di una ventina di uomini e l'andatura dei Liquigas non era particolamente elevata.
Nel gruppo dei favoriti sul Gavia è successo davvero poco o nulla perché la strategoria Liquigas era tutta incentrata sulla volontà di tenere vicino a Basso quanti più gregari possibile. Allo scollinamento, tra due muri di neve, Tschopp (primo sulla Cima Coppi) e Simoni sono transitati con 38" su Sastre, Vinokourov, Pinotti e Lloyd e 1'18" sui favoriti.
In discesa ottima azione di Johan Tschopp che è riuscito a guadagnare ben 55" su un gruppo formato da Simoni, Vinokourov, Karpets e Righi, con questi ultimi due che sono stati gli unici a provare l'allungo dal gruppo dei big che ha terminato la discesa con circa due minuti dallo svizzero della Bbox Bouygues. Sui metri del Tonale Simoni s'è staccato ed è stato ripreso anche dal gruppo maglia rosa: in testa, invece, è continuata senza intoppi la cavalcata di Tschopp con Vinokourov e Righi che non sono sembrati in grado di recuperare e con i big distanti 1'40".
A poco più di 3 km dall'arrivo è arrivato anche lo scatto pieno d'orgoglio da parte di Cadel Evans che ha spaccato il gruppo dei migliori ed è andato a riprendere Righi e Vinokourov: a ruota di Nibali sono rimasti solo Basso, Scarponi, Arroyo e Kiryienka. A 1600 metri dalla conclusione Evans aveva una quindicina di secondi di vantaggio ma l'andatura è salita molto grazie a due scatti molto violenti di Michele Scarponi: sul primo s'è staccato Arroyo, sul secondo anche Nibali è stato costretto ad alzare bandiera bianca.
Imprendibile Tschopp che è andato a vincere a braccia alzate e alle sue spalle è giunto Cadel Evans staccato di 15", mentre Basso è andato a prendersi l'abbuono per il terzo posto a 26" insieme a Scarponi. Poco più indietro Arroyo che è riuscito a precedere anche Vincenzo Nibali che è andato in difficoltà proprio nell'ultimo chilometro. Adesso Basso può contare su un vantaggio di 1'15" su Arroyo, di 2'56" su Nibali e 2'57" su Scarponi: domani sarà sicuramente appassionante la lotta per il podio, una lotta che difficilmente vedrà coinvolto Cadel Evans che ora è in quinta posizione della generale staccato di 3'47".
Praticamente chiusi i giochi anche per tutte le altre maglie con i corridori australiani a fare un vero e proprio en plein: il secondo posto di tappa consegna ad Evans la maglia rossa della classifica a punti, la maglia verde va sulle spalle di Matthew Lloyd (oggi in fuga) mentre la maglia bianca è di Richie Porte che con il suo ottimo sesto posto nella generale (a 7'25") può contare su un margine di assoluta tranquillità sul croato Robert Kiserlovski.