Giro 2010: Le dichiarazioni della quindicesima tappa
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della quindicesima tappa del Giro d'Italia.
Ivan Basso (Liquigas-Doimo) da Raisport
«Per me è una giornata fantastica, ringrazio la squadra, i miei compagni hanno tirato per 100 km, sono stati splendidi. Lo Zoncolan è una salita terribile, va aggredita, e bisogna restare concentrati fino alla fine. Dopo tanti anni di sofferenza, questo è il giorno più bello da quando sono rientrato».
Michele Scarponi (Androni-Diquigiovanni) da Raisport
«Non sono riuscito a salire col passo di Basso, a un certo punto ho preferito staccarmi e salire col mio ritmo, al meglio delle mie possibilità. Meglio così, visto che la salita era durissima e se andavi fuori giri rischiavi di fermarti lì».
Vincenzo Nibali (Liquigas-Doimo) da Raisport
«Ho sofferto dopo la grande fatica di ieri, ma ho cercato comunque di gestirmi, prendendo come punto di riferimento Sastre. Abbiamo fatto la corsa dall'inizio e questo successo è meritato, siamo tutti contenti per Basso che ha dimostrato di avere una marcia in più».
Gilberto Simoni (Lampre-Farnese) da Raisport
«Oggi me la sono goduta, mi son goduto il pubblico friulano, che mi ha sempre incitato e che ringrazio di cuore. È stata una grande emozione, certo diversa dal vincere, ma comunque grande».
Carlos Sastre (Cervélo) da Raisport
«Sono stanco, come tutti dopo 12 giorni di Giro in cui è successo di tutto. Comunque mi sento meglio, dopo un inizio difficile. Abbiamo davanti tre tappe che possono essere adatte a me, spero di lasciare almeno un segno. I due favoriti principali sono Evans e Basso. Ivan è uno dei più grandi professionisti che conosca, anche se al momento penso che Contador gli sia comunque superiore».
David Arroyo (Caisse d'Epargne) da Raisport
««La Liquigas ha controllato sin dall'inizio, andando molto forte. Temevo questa tappa, lunga e dura, per fortuna l'abbiamo superata. Per il successo finale tutto è ancora aperto, il Giro è lungo, Basso ha dimostrato di essere fortissimo, comunque viviamo giorno per giorno».