Tour of California 2010: La storia si riPeter - Sagan primo come ieri
- Amgen Tour of California 2010
- Garmin - Transitions 2010
- Liquigas - Doimo 2010
- Team HTC - Columbia 2010
- Team RadioShack 2010
- Unitedhealthcare presented by Maxxis 2010
- Andy Schleck
- Carlos Barredo Llamazales
- David Zabriskie
- Fabio Felline
- George Hincapie
- Jakob Fuglsang
- Jason McCartney
- Marc De Maar
- Matthew Wilson
- Michael Rogers
- Peter Sagan
- Rory Sutherland
- Stef Clement
- Taylor Phinney
- Thomas Rabou
- Óscar Pujol Muñoz
- Uomini
Attenzione: Sagan dimostra oggi che la sua tenuta sulle salite lunghe è a un buon livello, eccome se lo dimostra. Anche la tappa di Big Bear Lake è sua, e distrae un po' l'attenzione verso la classifica della corsa che è tutt'altro che calante, visto che la tappa di oggi non ha risolto nulla e rimanda il discorso alla crono di domani a Los Angeles.
Troppo tattica e sostanziale pareggio, dicevamo, nella tappa odierna, tra Garmin, Radioshack e HTC, che si sono affrontate a colpi di fioretto su una salita a gradoni di 40 km che costituiva l'insidia principale della tappa, ma nessuno dei rispettivi leader ha provato a muoversi in prima persona. La giornata ha visto invece le altre squadre tentare il colpo di stato, con Hincapie (BMC) e Fuglsang (Saxo Bank) a 3 minuti e spiccioli in classifica in fuga nel mattino, insieme a Matthew Wilson, McCartney, Rabou, Barredo, Clement. Dimenticavo: presente in fuga Andy Schleck, nettamente fuori classifica, per dare una spintarella al compagno.
Il vantaggio sale sino a 6.40, ma sulle salite i fuggitivi non riescono a mantenere il ritmo, anzi perdono velocemente terreno. Dimezzato il vantaggio a metà della rampa verso Big Bear lake, anche Andy Schleck si stacca; il filibustiere del 2009 non si sa bene che fine abbia fatto, anzi l'impressione è che il lussemburghese corra sempre cardiofrequenzimetro alla mano. Aggiungiamo la voce che gira che il ragazzo non abbia preso per niente bene l'epilogo della Liegi 2010 (ha rotto la bici nel momento caldo della corsa) e si può convienire che il ragazzo sta attraversando un momento grigio e qualcosa prima del tour in casa Saxo va fatto. Tornando alla corsa, di lì a poco anche il compagno danese molla, rimangono Wilson, McCartney e Hincapie per tentare almeno di portare a casa la tappa. Dietro è una serie di scatti degli outsider quando la salita non spiana; capita spesso di trovare in fila le 3 squadre pro tour americane che da sole formano più della metà del drappello, all'arrivo ridotto a una ventina di unità.
Anche gli ultimi 3 fuggitivi vengono ripresi e parte a sorpresa Marc De Maar, l'olandese della UnitedHealthCare che sta ben figurando in questo Tour of California. Nessuno all'inizio tenta di riprenderlo, così il ragazzo prende subito un buon vantaggio, arrivando a 50"; in un tratto di discesa, Wilson che durante la fuga per ovvi motivi era a ruota lo va a riprendere. I due sembrano avere ottime chanches di successo, visto il vantaggio acquisito e la planimetria degli ultimi 20km di gara, una strada frastagliata manco fosse l'Amstel Gold Race che segue il profilo della riva del lago. Ma gli HTC si gettano all'inseguimento, evidentemente aizzati dall'odore dell'abbuono; Sagan a parte, nel drappello non ci sono sprinter e visto che di corsa dura non ce ne sarà più, il gioco vale la candela.
La rimonta è faticosa ma i due di testa non hanno abbastanza benzina e vengono ripresi poco prima dell'ultimo chilometro. Sul lungo rettilineo finale prova a scattare Oscar Pujol, scalatore Cervelo, ma offre solo il destro alla facile vittoria di Sagan; 2° Rory Sutherland, Rogers deve accontentarsi di soli 4" di abbuono che ora lo distaccano da Zabriskie. 3° è proprio Sagan a 9", sognare non costa nulla ma la razionalità impone che lo slovacco non possa reggere 30km a cronometro contro i 3 favoriti per la vittoria finale.
Intanto, Felline bissa in Lorena davanti a un Colli perseguitato dai ventenni rampanti (l'anno scorso in Giappone fu Howard a cacciargli l'urlo in gola), mentre Phinney è vicino a portarsi a casa l'Olympia's tour dopo aver vinto le prime tre tappe: Teen Age riot in corso, i quarantenni in bicicletta sono avvisati.