Giro d'Italia 2010: L'Italia si gode il suo tricolore
Non c'è niente da fare, di questo Giro finora non ci abbiamo capito e non ci stiamo capendo proprio nulla. Oggi è bastato uno strappetto a circa 10 km dall'arrivo per far esplodere nuovamente la corsa con quasi tutti i big all'attacco. La vittoria di tappa è andata, finalmente, ad un corridore italiano: ad alzare le braccia sul traguarto di Porto Recanati è stato infatti Filippo Pozzato che ha fulminato in uno sprint ristretto Voeckler e Pineau.
Oggi è stato decisamente facile contare e riconoscere gli uomini che sono andati in fuga: il primo a partire, dopo 9 km, è stato ancora una volta l'olandese Rick Flens che è il vero stakanovista di questa prima parte di Giro dal momento che con oggi ha toccato quota tre fughe. All'inseguimento del corridore della Rabobank si sono poi portati Krivtsov e Kaisen: i tre corridori si sono ricompattati al km 42 e da li in poi andati via in accordo anche se il gruppo, condotto da Garmin e HTC-Columbia, ha iniziato a tenere il distacco sotto controllo.
Il ritardo massimo accusato dal plotone nella frazione di oggi è stato di 9'37" quando ancora Flens era da solo: da quando, invece, in testa s'è formato un trio il margine non ha mai superato i sei minuti.
Per molti chilometri in corsa non è successo assolutamente nulla e il ritmo si è alzato solo negli ultimi 25 km, dopo il primo passaggio sotto al traguardo. Sullo strappo di Potenza Picena sono stati ripresi i fuggitivi mentre dal gruppo è uscito Francesco Failli con un ottimo scatto ma dopo l'uomo dell'Acqua & Sapone si sono mossi anche Bisolti, Pinotti e Voeckler.
In questo frangente sono stati moltissimi gli attacchi ma ad un chilometro dallo scollinamento c'è stato il momento cruciale di questa frazione visto che si sono mossi quasi tutti i big: la prima spinta era arrivata da Garzelli ma anche Scarponi, Vinokourov, Nibali, Basso e Cunego, con anche Pozzato, Voeckler, Pineau e Pinotti a ruota, hanno subito dato ulteriore linfa a questo tentativo. Dietro un nervosissimo Evans (tanto da fare quasi a pugni con Righi e Mazzanti) s'è ritrovato costretto ad inseguire in prima persona e anche molte altre squadre non sono riuscite ad organizzarsi in fretta: a poco meno di 6 km dall'arrivo il gap era addirittura di 21".
L'accordo tra i battistrada è stato ottimo fino all'ultimo chilometro quando hanno iniziato a guardarsi per pensare anche alla vittoria di tappa: ai 700 metri ci ha provato Vinokourov con a ruota Vincenzo Nibali ma Pinotti è andato a chiudere il buco tirando praticamente la volata a tutti gli altri. Pozzato è partito abbastanza lungo ed è riuscito a tenersi alle spalle un Voeckler in grandissima rimonta. In classifica non cambia nulla ma questi 10" recuperati potrebbero essere una bella iniezione di fiducia.