Tour of California 2010: California here we fall - Maxicaduta, vince Cavendish
S'immaginava che al Giro di California avremmo visto ciò che al giro d'Italia non avremmo potuto vedere, e così stava andando, almeno per la prima tappa; stavamo finalmente per vedere una volata a ranghi compatti, ma il fato anche stavolta ha voluto destinarci una sorte diversa.
I fatti.
Il Giro di California edizione primaverile parte direttamente con una tappa in linea, senza crono. Tappa su misura per gli sprinters, si parte dalle colline di Nevada City per arrivare in piano a Sacramento. Una fuga anima, per così dire, la tappa, presenti 2 olandesi, Tjallingii e De Maar finito alla United Healthcare, e gli indigeni Beyer e Mach. In fuga senza convinzione, e coi vialoni americani che tolgono ogni velleità a un'azione del genere, i quattro vengono ripresi alle 10 miglia dal traguardo senza particolari sforzi da parte del gruppo. Gli ultimi chilometri sono caratterizzati da un circuito in Sacramento città da ripetere 4 volte, strada larga e ricca di curve secche: non appena inizia il circuito, parte il solito treno Columbia, che allunga le fila e costringe gli atleti a ogni curva a rilanciare. All'ultimo giro si spende anche la Saxo per Haedo, con un insolito Cancellara nelle vesti di gregario. Ma ecco il doppio patatrac: prima cade Pinfold (United Healthcare) spezzando il gruppo, poi un patatrac ben più grosso coinvolge i corridori che si preparavano per la volata, lasciando a disputarsela solo una ventina di atleti. Visibili a terra O'Grady, Rollin e soprattutto Boonen, uscito malconcio dalla caduta: il fiammingo ha assaggiato l'asfalto di Sacramento in diversi punti, comunque ad occhio le conseguenze dell'incidente non sembrano andare oltre le escoriazioni.
Tornando alla volata, Cavendish è bello che lanciato, ma rischia di subire la rimonta di Haedo che si ferma a mezza bicicletta. Non è ancora il Cavendish dominatore del 2009, ma è comunque vincente. 3° posto per Alexander Kristoff: il 23enne norvegese è al primo risultato di rillievo nel giro che conta.