Giro 2010: Le dichiarazioni della sesta tappa
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della sesta tappa del Giro d'Italia.
Vincenzo Nibali (Liquigas-Doimo) da Raisport«È stata una tappa difficile, con tanti saliscendi, la squadra ha risposto bene, lavorando benissimo dall'inizio alla fine. Ci tenevo tanto ad arrivare in Toscana in maglia rosa, perché questa è la mia terra d'origine e ho tanti tifosi. Cercherò di tenere la maglia più a lungo possibile, resistendo agli attacchi, anche se venissero dal mio compagno Basso. Conosco bene i tratti sterrati che affronteremo domani, sono pericolosi ma non credo di avere problemi. Penso che i grandi aspetteranno il Terminillo, dove può succedere di tutto, nascondendosi domani».
Matthew Lloyd (Omega Pharma-Lotto) da Raisport«Sono molto emozionato, oggi è un sogno che si realizza, sicuramente il giorno più bello della mia carriera».
Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini) da Raisport
«Abbiamo una squadra molto forte, sia per le volate, sia per le salite, sia per le tappe miste. In questa prima parte di Giro siamo stati un po' sfortunati, ma la corsa è lunga e sono sicuro che ci rifaremo in seguito. Sono contento che Simoni sia ritornato con noi e sono sicuro che anche lui si stia trovando molto bene. Sul Terminillo cercherò di rimanere davanti senza perdere troppo dai migliori e per testare la mia reale condizione. In ogni caso il Giro si deciderà nelle prossime settimane».
Alessandro Petacchi (Lampre-Farnese Vini) da Raisport
«Conoscevo la discesa, ho provato ad anticipare il gruppo, sapendo di non avere gran gambe e con la bronchite che mi sta ancora dando fastidio. Per quanto riguarda la mia squadra, a inizio Giro sono state fatte delle scelte perché dei corridori come Lorenzetto e Da Dalto, che potevano tornarmi utili, erano stanchi dalla campagna del Nord e non li ho potuti avere accanto a me».
Filippo Pozzato (Team Katusha) da comunicato stampa della squadra
«Oggi abbiamo provato a movimentare la corsa nelle fasi finali per cercare di renderla più selettiva e “spingere” il gruppo alla caccia dei fuggitivi. Purtroppo i primi avevano un vantaggio importante e il resto del gruppo ha lasciato fare. Peccato, la mia condizione era buona. Spero di avere più fortuna domani dove mi aspetto una gara più dura di quanto si possa pensare. Le salite saranno più lunghe rispetto all’Eroica corsa in marzo e il cattivo tempo renderà tutto più difficile. Io, comunque, spero di avere gambe a sufficienza per provarci».