Giro d'Italia 2010: Un treno verde per Nibali rosa
Strepitosa prova della Liquigas-Doimo nella cronosquadre del Giro d'Italia: il team di Amadio ha dominato la prova infliggento distacchi pesanti a tutte le altre squadre e piazzando i suoi capitani in ottima posizione della classifica generale: Vincenzo Nibali, arrivato all'ultimo momento al Giro, si ritrova in maglia rosa mentre al secondo posto della classifica, staccato di 13", c'è Ivan Basso che, salvo imprevisti, arriverà alle montagne in vantaggio rispetto a tutti gli altri favoriti.
Subito dopo la partenza della prima squadra, la Cofidis, s'è scatenato sul percorso un vero e proprio diluvio e proprio il meteo ha sicuramente influito pesantemente in una questa cronosquadre: la condizioni sono cambiate più volte tra pioggia battente, sprazzi di sole ed un vento mai costante e, soprattutto, mai nella stessa direzione.
Tra le prime squadre al via l'interesse era tutto per la BMC di Cadel Evans: al rilevamento intermedio erano già rimasti in sei (partivano in otto) ma sul traguardo il tempo finale è stato 37'58" ad una media di 52.1 km/h; fino a quel momento il miglior tempo era della Colnago-CSF che, nonostante delle difficoltà di Pozzovivo in avvio ha chiuso in 38'45".
Con il susseguirsi delle partenze, però, sono entrati in scena anche le squadre di tutti gli altri favoriti ma il vento gira e molte squadre perdono nella seconda parte: l'Androni addirittura chiude in 39'01" dopo che all'intertempo era davanti di 3".
Chi non perde quasi nulla invece è la Katusha che migliora sia all'intermedio che all'arrivo chiudendo a ben 53.4 km/h di media e con un tempo di 37'04". Il primato della squadra russa, però, dura poco perché la Sky, che aveva perso Sutton per foratura dopo 1 km, fa registrare sul traguardo un tempo di 36'50".
Nel finale le condizioni cambiano nuovamente e la Liquigas, che all'intermedio pagava 30" alla Sky, è balzata in testa con un tempo di 36'37", a più di 54 km/h di media. Questo tempo non verrà più battuto: la HTC si ferma a 36'58", l'Astana va in difficoltà nel finale e segna un tempo di 37'15" mentre la Saxo perde sul traguardo ben 51".
Grande delusione, invece, in casa Garmin-Transitions: gli uomini diretti da Jonathan Vaughters hanno chiuso solamente in 37'26" lontani sia dal primo posto che dal podio.