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Giro 2010: Le dichiarazioni della vigilia

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Ecco le dichiarazioni dei protagonisti all'immediata vigilia della partenza del Giro d'Italia.

 

Cadel Evans (BMC Racing Team)  da Raisport+
«Per ora è andato tutto bene, in questi mesi ho lavorato tanto per essere qui alla partenza in buone condizioni: il Giro d'Italia è il mio primo obiettivo per il 2010 e vedremo cosa si potrà fare. Ho disputato il Giro una volta otto anni fa ma spero di fare un po' meglio di allora: in questi anni ho partecipato a tanti Grandi Giri e ho imparato molto. Al Tour mi sono già trovato nella situazione di essere il favorito principale della corsa ma in quel caso non era andata molto bene: in ogni caso ho imparato la lezione e spero che stavolta non ci siano problemi. Questo è un Giro che si deciderà giorno per giorno ma sarà molto importante il Terminillo perché li si capiranno i veri favoriti: Basso sta migliorando, Sastre si è nascosto ma penso stia molto bene e anche Vinokourov, nonostante tutti dicono che le salite sono troppo dure per lui, sarà molto pericoloso perché è un corridore molto forte di testa. Domani nel prologo andrò a tutta e sarà anche un modo di provare la gamba: questo è un Giro duro fino alla fine».

Ivan Basso (Liquigas-Doimo)  da comunicato stampa
«La vittoria del Giro d’Italia è il sogno di questa stagione e affinché si avveri ho affrontato una lunga e impegnativa preparazione. Sono convinto di aver lavorato al massimo delle mie possibilità e di non aver lasciato nulla al caso. Speravo di arrivare in Olanda con maggiore brillantezza, ma sono certo che nelle tre settimane di corsa gli sforzi compiuti dal dicembre scorso verranno ripagati. Inizio questa nuova sfida con fiducia e tranquillità. Il lotto dei pretendenti è di alto livello e arrivare in rosa a Verona in rosa non sarà facile: comunque vada, darò il 110% per riuscirci e non lascerò nulla di intentato. La terza settimana è sicuramente la più impegnativa ma sarebbe un grave errore sottovalutare le altre tappe. Per vincere un Giro duro come questo bisogna avere un rendimento costante e prestare attenzione ad ogni particolare, sia in corsa sia fuori. Conto sulle mie doti di resistenza per non patire cali nelle frazioni più difficili: una giornata storta pregiudicherebbe tutto».

Vincenzo Nibali (Liquigas-Doimo)  da comunicato stampa
«Aver saputo all’ultimo di dover partecipare mi ha tolto il peso della pressione. Il Giro d’Italia è un appuntamento speciale che voglio onorare al massimo delle mie possibilità, interpretando le sensazioni che avrò giorno dopo giorno per capire quali traguardi posso raggiungere. La condizione è buona: ho affrontato uno stage in altura ad aprile e nelle classiche delle Ardenne ho ripreso confidenza con le corse. Un grande giro non lo si improvvisa, certo, ma in questi anni ho capito come si deve correre: accettando la proposta della squadra ero conscio di poter essere competitivo. Il percorso oltretutto non mi è sconosciuto perché le salite più impegnative le ho già percorse in passato. Il prologo ha un percorso tecnico e breve, come piace a me. Poi ci attende una cronosquadre dove possiamo fare bene e una frazione intrigante sulle strade bianche di Toscana. Il Terminillo offrirà il primo arrivo in salita, da lì in poi vivrò alla giornata. Sono qui perché la squadra aveva bisogno del mio contributo ed io non mi sono tirato indietro: supporterò Ivan nella sua caccia alla maglia rosa e cercherò di correre da protagonista».

Carlos Sastre Candil (Cervélo Test Team)  da comunicato stampa
«Dopo due giorni di preparativi, riunioni, conferenze stampa, presentazioni ed anche un po' di pioggia siamo finalmente pronti per prendere il via in questo Giro d'Italia che per me è speciale, importante, quasi fondamentale. Dopo tanto tempo senza correre ho bisogno di tornare alla competizione e la verità è che mi sento molto motivato. In questi ultimo due giorni, però, siamo riusciti anche ad ispezionare i percorsi di queste prime tappe: sono molto nervose, piene di curve ed il vento potrebbe soffiare molto forte dall'inizio alla fine. Tra l'altro va detto che la notizia del nuovo sponsor della team ha motivato tutto lo staff e tutti i corridori e sarà uno stimolo ulteriore per lottare e fare le cose nella maniera migliore».

Gilberto Simoni (Lampre-Farnese Vini)  da Raisport+
«Per me più che una sfida questo Giro sarà una vera e propria avventura. Il Giro, però, ha fatto la mia carriera e mi è sembrata la cosa più giusta e bella chiudere così con questa corsa. Ho qualche piccolo sogno nel cassetto e spero di chiudere in bellezza, magari con un tris sullo Zoncolan; prima verranno gli obiettivi di squadra, perché vogliamo essere protagonisti e cercheremo di inventarci qualcosa di giorno in giorno, poi si vedrà strada facendo. È un Giro molto impegnativo e si deciderà tappa dopo tappa: non penso che ci sarà un grande spazio per i recuperi ma le ultime tappe sono tutte durissime e potrebbe veramente succedere di tutto».

Damiano Cunego (Lampre-Farnese Vini)  da Raisport+
«Mi sento molto tranquillo. La squadra è molto forte e abbiamo Alessandro che potrebbe fare molto bene già nelle prime tappe e magari togliere un po' di pressione a noi altri. La mia campagna del nord è stata abbastanza buona, è arrivato qualche buon piazzamento nonostante i primi mesi tra caduti e malanni siano stati un po' tribolati. Tra i favoriti di questo Giro io vedo molto bene Sastre, Evans e Vinokourov: tutti stranieri, è vero, ma noi italiani non staremo di certo a guardare e cercheremo di dare battaglia ogni giorno».

La Redazione

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