«Non mi Fermo!» - Bronzini prima anche sul Muro
Quella sconfitta subita a Crema nello scorso weekend evidentemente non dev'essere andata giù a Giorgia Bronzini perché tra ieri e oggi abbiamo ritrovato in gara un ciclista possibilmente ancora più grintosa di prima e determinata a non lasciare nulla alle avversarie. Il traguardo finale della neonata Muri Fermani sulla carta non sembrava particolarmente adatto alla velocista piacentina: il muro della Costa del Ferro anche superiori al 10% si pensava che l'avrebbe messa in difficoltà o che quantomeno le avrebbe portata agli ultimi metri più appesantita delle rivali; niente di più sbagliato invece!
Nel circuito pianeggiante di 7 km da ripetere 14 volte tutto il gruppo ha pensato più all'ascesa finale che a provare a portare via una fuga: l'unico tentativo degno di nota arriva poco dopo metà gara ed ha visto come protagoniste Andruk e Iturriagaechevarria (Safi), Guarischi e Ovcharenko (Michela Fanini), Marcia Fernandes (Chirio), Borgato (Gauss), Sitsko (Vaiano) e Primavera (System Data); il vantaggio non è mai salito oltre i 25" e l'accordo è ben presto sfumato riportando il gruppo in situazione compatta.
Tutto rimandato alla muro finale e sono state le ragazze della Safi-Pasta Zara a fare un gran ritmo in pianura per prendere l'ascesa nelle prime posizioni. A circa 2 km dalla conclusione ci ha provato la padrona di casa Marina Romoli ed alla sua ruota s'è formato un gruppo di otto ragazze con superiorità numerica targata Safi (oltre alla marchigiana erano presenti anche Patuzzo e Kapusta), con una brillantissima Marta Vilajosana sempre nelle prime posizioni e, soprattutto, con la capitana Gauss Giorgia Bronzini che è riuscita a salvarsi ottimamente nel tratto più ripido. Prima di giungere in Piazza del Popolo, dove era posto l'arrivo, c'è stato tempo ancora per dei piccoli tentativi di Patuzzo e Vilajosana che hanno sfilacciato il gruppetto ma che non hanno messo il crisi Giorgia Bronzini: sono state proprio queste tre atlete a presentarsi quasi appaiate all'ultima curva ma negli ultimi 100 metri la velocista piacentina della Gauss ha fatto esplodere tutta la sua potenza non lasciando scampo alle rivali.
Seconda posizione, quindi, per Eleonora Patuzzo che dopo essere stata grande protagonista sul Muro di Huy alla Freccia Vallone ottiene un altro bel piazzamento mentre la campionessa di Spagna Marta Vilajosana (Valdarno) va a completare il podio. La Safi monopolizza le posizioni a ridosso del podio con Romoli e Kapusta (quarta e quinta a 11") mentre va segnalato il bel sesto posto di Elisa Longo Borghini: già azzurra a Cittiglio la portacolori della Cristoforetti-Cordioli è rimasta stoicamente attaccata alle migliori fin dentro all'ultimo km prima di alzare bandiera bianca.
Due anni fa, quando di mezzo c'erano Olimpiadi e Mondiali varesini, vedemmo migliorare molto in salita Giorgia Bronzini, forse a discapito dello spunto veloce: questo successo forse ci riporta a quei miglioramenti ma, come abbiamo potuto vedere nelle gare precedenti, lo sprint è ancora quello buono. La strada è sicuramente ancora lunga ma Giorgia e il commissario tecnico Salvoldi stanno già ponendo le basi per essere ancora una volta protagonisti al Mondiale, a maggior ragione se il percorso non sembra così impegnativo come nelle ultime due stagioni.
Per una corsa al suo primo anno di vita il bilancio si può considerare molto positivo e l'unico appunto all'organizzazione si può fare forse sulla scelta del percorso: il finale è decisamente spettacolare e per movimentare un po' di più la corsa in futuro si potrebbe inserire un passaggio in più sulla Costa del Ferro. La partecipazione (appena una sessantina le atlete al via), invece, ci porta a fare una riflessione sui calendari: in questo weekend le corse italiane hanno avuto la concomitanza con le gare lussemburghesi e con il Gracia-Orlova, entrambe internazionali che posso portare alle squadre dei punti UCI molto pesanti; sappiamo bene che non è facile trovare una nuova sistemazione perché entrambe le gare sono abbinate ad altre (a Gattatico c'è la corsa per dilettanti uomini, qui a Fermo una Gran Fondo) ma il potenziale per crescere c'è e sarebbe stupido non provarci.