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Asturie 2010: Intxaustin Power - Beñat, crono e maglia. Sorriso Sobrino

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Il cielo che sovrastava Piedras Blancas, sede dell'odierna contesa contro il tempo, si sarà pur mantenuto grigio per tutto il pomeriggio minacciando pioggia, ma in casa Euskaltel questa giornata è da primavera inoltrata. Non si potrebbe pensar diversamente guardando l'esito di una cronometro che puntualmente avrebbe segnato un primo spartiacque in questa Vuelta Asturias e che ha portato alla ribalta la meglio gioventù del team di riferimento del ciclismo basco. Chissà poi se lo stesso Beñat Intxausti si aspettava di rompere il ghiaccio così tra i professionisti, lui che già nelle ultime stagioni si era fatto notare con belle prestazioni in salita e che anche nei grandi giri aveva cullato il sogno di una vittoria di tappa ma, per un motivo o per un altro, questa non voleva proprio saperne di arrivare. Quest'oggi invece non solo è riuscito a mettere tutti in fila nei 14,2 chilometri del tracciato ma è riuscito a conquistare anche la maglia di leader della classifica generale. 

Lasciamo che per quest'oggi il promettente basco se la goda tutta questa vittoria, visto che l'arrivo in salita sull'Alto de Acebo di domani rappresenterà l'ostacolo probabilmente più ostico da superare, contro una schiera di avversari vicini (Vicioso ad esempio, distante appena 4") o discretamente lontani (Mosquera, autore di una prova tutt'altro che soddisfacente ed ora distante 1'17"), senza dimenticare chi (i vari Duarte, Blanco, Niemiec) magari di star fermo senza tentar nulla non avrà tanta voglia. L'Euskaltel comunque per ora ha dimostrato di esserci anche come squadra, a partire proprio da quei giovani (Castroviejo e Sicard) che non hanno fatto mancare il loro contributo neppure quando c'era da preparare lo sprint per Urtasun e che ora (sarà interessante osservare proprio il campione del mondo under 23 in carica) saranno chiamati ad un ulteriore sacrificio per salvaguardare la leadership. 

Prima che fosse il cronometro a decretare le proprie sentenze però nel mattino la giornata si era aperta con la semitappa in linea di 88 chilometri da Gijón ad Avilés, in cui la presenza dell'Alto de la Miranda a circa metà frazione difficilmente avrebbe scongiurato la probabile conclusione allo sprint. Merito comunque va dato ai vari Izagirre, David Gutiérrez, Gallego, Mas, Carvajal e Rabuñal di averla animata con un tentativo iniziato con dopo una decina di chilometri ed esauritosi a circa 2 chilometri dal traguardo, dopo aver toccato un vantaggio massimo di 2'30". L'Andalucía in special modo ha avuto il suo bel da fare in gruppo per attuare il ricongiungimento, in quanto l'intenzione di disputare lo sprint c'era tutta, anche se non con Vicioso, che prudentemente ha scelto di risparmiare energie in vista della cronometro del pomeriggio. La ruota veloce designata è stata quindi Javier Moreno che fino a pochi metri dal traguardo ha cullato la possibilità di alzare le braccia al cielo, prima che la gran rimonta di Sobrino ed il successivo colpo di reni dell'atleta in gara con la selezione nazionale spagnola bastassero di quel tanto (col fotofinish venuto in soccorso dei giudici) per relegarlo in seconda posizione. Podio completato da Mata su Grau e Walker mentre il nono posto di Santi Peréz dava ulteriore dimostrazione della buona condizione del leader del Loulé.

 

Crono del pomeriggio quindi con Vicioso ancora in maglia di leader e con ottime probabilità di conservare la leadership in caso di buona prestazione. Chi però è partito realmente a spron battuto è stato Jonathan Castroviejo (quarto atleta scattato dai blocchi di partenza), autore di una prestazione ragguardevole conclusa col tempo fermato sui 17'23". Riscontro cronometrico già molto interessante quindi, anche se il pensiero che alcuni dei migliori sarebbero stati in grado di superarlo è inevitabilmente giunto; invece il giovane atleta in maglia arancio (classe 1987) man mano che i corridori continuavano a giungere sul traguardo ha iniziato a realizzare la possibilità di concudere prima tra le prime dieci posizioni, poi tra le prime cinque, infine addirittura sul podio. Pazienza se poi a spodestarlo sia stato proprio il compagno di squadra Intxausti, la piazza d'onore resta comunque una bella soddisfazione. Tornando a Beñat sicuramente un successo contro il tempo non era proprio previsto ma il 17'06" fatto segnare testimonia comunque una condizione notevole che adesso potrebbe consentirgli anche di aspirare concretamente al successo finale e di porlo in una dimensione tale da renderlo atleta competitivo inizialmente nelle brevi gare a tappe prima di aspirare ad essere competitivo anche nelle grandi. Alle spalle del duo Euskaltel Vicioso ha fatto comunque degnamente la sua parte, piazzandosi terzo a 19"; Herrada è stato ottimo quarto a 25", Perez, che forse sperava in un riscontro migliore, quinto a 32" mentre chi una prestazione migliore l'attendeva sicuramente è Blanco, distanziato di 40" che gli valgono il sesto posto. Per l'Euskaltel buona cronometro anche per Sicard (8° a 45") mentre tra i delusi di giornata va annoverato certamente Mosquera (29esimo a 1'16").

 

Si riparte quindi con Intxausti leader con 4" su Vicioso e 26" su Herrada in attesa che la tappa di domani con l'unico arrivo in salita previsto porti a nuovi assestamenti nella classifica generale.

Vivian Ghianni

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