Corse italiane, un timido segnale - Succoso weekend agonistico tra Gattatico e Fermo
Versione stampabileSe nella passata stagione erano state solo quattro le corse italiane classificate come 1.15 WE - ovvero corse nazionali per Donne Élite - quest'anno gli appassionati del ciclismo rosa strabuzzano gli occhi a contare lo stesso numero di eventi concentrati in un solo mese. Le gare di Gattatico, Fermo, Vaiano e Novi Ligure riempiranno maggio che, fuori dai confini, avrà già da dar conto - tra l'altro - di una prova di Coppa del Mondo in Cina e di sua maestà Tour de l'Aude.
Nel prossimo week end si partirà dall'Emilia con il Gran Premio GFM Meccanica, tradizionalmente abbinato alla gara dilettanti Trofeo Papà Cervi con una formula - donne al mattino, uomini nel pomeriggio - che dovrebbe far giurisprudenza ma che trova nei bravi organizzatori emiliani della Ciclistica Gattatico gli unici ad applicarla. Il canovaccio è sempre il solito: minicircuito iniziale a favore di sponsor a Cavriago e poi trasferimento a Praticello di Gattatico per un altro circuito, sempre completamente pianeggiante, ma con parecchie curve che in passato hanno favorito qualche fuga ben assortita. L'alternativa forte è la volata di gruppo con le solite protagoniste: Bronzini e Leleivyte su tutte, un passo indietro D'Ettorre, Holler, Callovi, Guarischi, Scandolara. Assente la vincitrice del Liberazione Baccaille che sarà impegnata in Lussemburgo con il GP Elsy Jacobs.
Replica il giorno dopo a Fermo con la neonata prova dei Muri Fermani organizzato dallo staff di Giordano Romoli, padre della ciclista Marina. Pur con un percorso molto semplice, la gara si preannuncia molto spettacolare: gran parte della prova si disputerà su un circuito di 7 km attorno alla contrada Campiglione. Dopo il quattordicesimo giro ci si arrampicherà fino al centro storico di Fermo con un'ascesa non lunghissima (poco più di 2 km la parte veramente impegnativa) ma con pendenze tali da creare una discreta selezione. Certo è che se una fuga prendesse un discreto margine nella prima fase sarebbe difficile da annullare contando solo sulla salita. Occhi puntati non proprio sulle scalatrici, ma su atlete dotate di un buon cambio di ritmo in salita, della classica "sparata" capace di fare il vuoto. La squadra più attrezzata potrebbe essere proprio la Safi della stessa Romoli, di Patuzzo e Andruk e, perché no, di Rasa Leleivyte che potrebbe approfittare di un'andatura non elevatissima per far valere il proprio sprint. Michela Fanini, Valdarno e Top Girls dovrebbero avere le proprie punte impegnate tra Repubblica Ceca e Lussemburgo e difficilmente potremo aspettarci dalle pure brave Ovcharenko, Vilajosana, o Bastianelli la stoccata decisiva. Occhio anche alla Gauss di Pucinskaite e Bronzini e alla Chirio di Tamanini e Kirch. Con un pizzico d'attenzione seguiremo la prova di Rossella Callovi che su traguardi come questi potrebbe vedere esaltate le proprie caratteristiche.