Gracia-Orlova, corsa per atlete vere
Cinque vittorie di Hanka Kupfernagel, quattro di Judith Arndt, due per Nicole Brändli e una a testa per Vos, Worrack e Neben. Signori, questo è l'albo d'oro della Gracia-Orlova, corsa a tappe ceco-polacca che tradizionalmente viene disputata a cavallo tra aprile e maggio. Basta questa informazione per rendere l'idea della qualità della gara, nonostante sia confinata praticamente da sempre nel limbo della categoria 2.2.
Il percorso dell'edizione 2010 - cinque frazioni in quattro giornate, dal 29 aprile al 2 maggio - ricalca quello delle ultime due edizioni (nel 2008 dominò Marianne Vos, l'anno scorso Worrack piegò una volitiva Luperini) e presenta una tappa - la seconda - molto impegnativa, con tre salite vere da scalare nella prima parte e un arrivo che tira parecchio all'insù negli ultimi mille metri e una crono di 18 km (prima delle due frazioni del terzo giorno) che solitamente hanno deciso le sorti della classifica generale. Per chiudere il quadro possiamo dire che la prima e l'ultima tappa stuzzicano le voglie delle attaccanti con il loro percorso piuttosto mosso, mentre la quarta dovrebbe essere l'unica a strizzare l'occhio alle velociste più pure.
Marianne Vos sarà anche quest'anno la stella più luminosa della corsa, mentre le squadre italiane saranno rappresentate dalla Michela Fanini della ceca Ruzickova che sarà affiancata dall'australiana Hibberd e dalle azzurre Marmorini, Galassi e Mensa e dalla System Data-McDonald's che verosimilmente avrà nell'italo-americana Liza Rachetto la sua atleta più rappresentativa. Risponderà presente all'appello anche la Fenixs-Petrogradets che col terzetto composto da Svetlana Bubnenkova, Alexandra Burchenkova e Irina Molicheva che potrebbe seriamente mettere in difficoltà chiunque. Annunciata anche la presenza di Nicole Cooke che gareggerebbe con la sua selezione nazionale, mentre sicuramente da tenere d'occhio sono le squadre dell'Ucraina, della Russia, della Bielorussia e della Germania che potrebbero dire la loro per qualche traguardo parziale. Menzione anche per la selezione statunitense di Manel Lacambra che porterà in Repubblica Ceca una formazione giovanissima con qualche nome (la 18enne Rivera su tutte) da seguire con attenzione.