Liegi-Bastogne-Liegi 2010 - Vinokourov! - Il kazako vince la seconda Doyenne
Alexandre Vinokourov è un nome che è garanzia di spettacolo. E anche se è mancato due anni dalle corse (rientrato a fine estate scorsa), la sua antica indole di attaccante non può fare a meno di manifestarsi. Due giorni dopo aver concluso vittoriosamente il Giro del Trentino, e a due settimane dal Giro d'Italia in cui è annunciato come uno dei protagonisti, il kazako ha messo il sigillo su una delle corse più importanti del calendario: la Liegi-Bastogne-Liegi.
Alla partenza non era certo lui, outsider per imprinting, il più atteso nella "Doyenne", la più antica delle classiche. L'uomo di casa, Philippe Gilbert, era al centro di tutti i riflettori, accanto ai fratelli Schleck, a Evans e Valverde, e anche a quel Contador che, coéquipier di Vinokourov, era il naturale destinatario dei gradi da capitano in casa Astana. Il nostro Alexandre, quindi, avrebbe dovuto inventarsi qualcosa correndo d'anticipo. Qualcuno dubitava che non avrebbe mancato la consegna?
Esauriti senza successo i tanti tentativi operati sin dal mattino (prima una fuga a 8 con Finetto, poi alcuni allunghi sulla Redoute, con Agnoli e Garzelli tra gli altri, infine i tentativi di Tankink e Ivanov tra i 30 e i 20 km alla conclusione), la corsa è esplosa sulla Côte de la Roche-aux-Faucons: è stato Andy Schleck ad attaccare, ai 20 al traguardo, provocando l'immediata reazione di Gilbert. Cunego ha provato per un (tardivo) istante a mettersi in coda, ma è rinculato presto; è stato Contador, invece, a 350 metri dalla vetta, a scattare fortissimo, portandosi su Schleck e Gilbert proprio in cima alla côte. Malgrado i tentativi operati dallo spagnolo per rilanciare l'andatura, i primi inseguitori, guidati da Evans, si sono rifatti sotto piuttosto rapidamente.
È stato questo il momento decisivo: col gruppo dei migliori frazionato in due tronconi, Vinokourov ha anticipato la riorganizzazione del medesimo, partendo secco ai 18 km, in pianura. Al primo scatto, Andy Schleck è riuscito a riportare sotto il trenino; al secondo, successivo, del kazako, nessuno ne ha avuto per rispondere; a parte Kolobnev, che, annusato il rischio, ha dato tutto per rientrare sul corridore dell'Astana. La coppia neoformata ha trovato immediatamente un accordo invidiabile: con Vinokourov e Kolobnev a tirare senza risparmio, a nulla sono valsi i tentativi (via via più disperati) di Gilbert, che, dibattendosi tra la compagnia di Valverde ed Evans, e un distacco dai primi che continuava a crescere, non è riuscito a operare nulla più di un attacco velleitario partito sul Saint-Nicholas e finito a 800 metri dall'arrivo. Poco più avanti, ai 400 metri, Vinokourov ha operato lo scatto definitivo, liquefacendo la resistenza di Kolobnev e volando a vincere a braccia alzate. La volata dei battuti l'ha vinta Valverde su Gilbert ed Evans. Primo italiano, Garzelli, 18esimo.