EMMAgica Pooley - Trionfo britannico alla Freccia con Cooke 2a; Vos 6a e ancora leader di Coppa
Stavamo iniziando a domandarci quand'è che Emma Pooley sarebbe finalmente tornata a battere un colpo, visto che le uniche immagini che ci erano rimaste impresse in questo primo scorcio di 2010 rimandavano a Cittiglio e a quel finale dove, dopo un po' di brio sull'ultima salita, quella scivolata in discesa a neppure cinque chilometri dal traguardo l'aveva relegata ad un quattordicesimo posto ben poco memorabile. Poi più nulla, fino a quest'oggi dove c'era un terreno che più invitante non si poteva: il Muro di Huy, ormai tradizionale ascesa simbolo della Freccia Vallone.
Ed è stato proprio lì che la piccola scalatrice britannica ha dato vita al suo show, dapprima capendo che la ruota di Evelyn Stevens (ancora un'ottima prestazione per l'americana), la prima ad accendere la miccia sulle pendenze finali, era quella da non lasciarsi sfuggire e poi, poco prima che le pendenze cominciassero a farsi impossibili (fino a superare di poco il 20%) verso la curva ad S che introduceva al finale, piazzando lo scatto deciso che le ha permesso di fare il vuoto alle sue spalle. A rendere completa la festa britannica di giornata poi ci ha pensato anche una ritrovata Nicole Cooke (già trionfatrice per tre volte in cima al Muro), che è andata a prendersi la seconda piazza distanziata di 8 secondi.
Applausi ed onori per la Pooley ma senza dimenticare anche l'ottimo lavoro della corazzata Cervélo, sempre attenta nel controllo della situazione ed in grado di piazzare altre quattro atlete (Laws, Bruins, la vincitrice uscente del Giro Hausler e Decroix) tra le prime venti classificate dell'ordine d'arrivo. Se due sono state le atlete del Regno Unito ad occupare i primi due gradini del podio di giornata, un'altra atleta britannica, la giovane Emma Trott, era stata la promotrice del primo tentativo di giornata dall'ottavo al trentesimo chilometro di gara, con un vantaggio massimo di 40". Poi, dopo che in testa si era fatta vedere anche Sigrid Corneo, è stata Alona Andruk la protagonista della fuga più importante del giorno, con l'ucraina scattata sulla Cote de Groynne al km 49 di corsa.
Né la Cote de Bohisseau, né la successiva Bousalle (posta al km 58) hanno frenato l'azione dell'atleta Safi, che anzi ha visto il proprio vantaggio sul gruppo salire fino ad 1'05". È stata l'HTC-Columbia a prendere in mano la situazione e a lavorare per ricucire il gap, ridotto a 20" ai piedi del primo passaggio sul Muro di Huy, sulle cui rampe è poi scemata definitivamente l'azione dell'ucraina. A quel punto la situazione si è mantenuta comunque frizzante e la Cervélo ha giocato la sua prima carta di giornata, mandando in avanscoperta Regina Bruins, capace di guadagnare fino a 45" sul grosso del gruppo, ridotto nel frattempo ad una cinquantina di unità, prima di essere riassorbita sulla Cote d'Ereffe, ovvero a poco più di dieci chilometri dal traguardo. Il tempo per nascondersi era pressoché scaduto ed è così che il drappello di 17 atlete venutosi a formare nel frattempo è divenuto immediatamente quello da cui sarebbe venuto fuori il nome della vincitrice. A comporlo infatti c'erano tutte le più attese: la leader di Coppa Marianne Vos, Noemi Cantele, Tatiana Guderzo, Judith Arndt, Emma Johansson, Grace Verbeke, Nicole Cooke e dalla coppia Cervélo formata da Häusler e Pooley mentre la campionessa francese Ferrier-Bruneau e l'australiana Corset hanno tentato nel mentre di riaccodarsi dopo una caduta. I 50" di vantaggio delle favorite sul resto del plotone hanno fatto da prologo all'inizio della battaglia, innescata come detto in precedenza dalla Stevens e che ha visto vincitrice con un finale travolgente la Pooley. Detto della piazza d'onore di Nicole Cooke, a completare il podio c'è stata la sempre costante Emma Johansson, sempre nel vivo dell'azione negli appuntamenti che contano ed anche lei distanziata di 8".
Quarto posto per Grace Verbeke che offre in patria un'altra convincente prestazione dopo la splendida affermazione nel Fiandre (12" il suo ritardo), precedendo una comunque lodevole Stevens, che invece ha tagliato il traguardo con 17" di ritardo.
"Solamente" sesta Marianne Vos, a cui per quest'anno non è riuscito il poker ma che comunque mette in cascina altri punti preziosi in classifica generale, nonostante il divario ora si sia ridotto. Assieme alla fuoriclasse olandese, staccata di 22", è giunta l'iridata Tatiana Guderzo, in crescita di condizione e riuscita comunque a conquistare quello che finora è il suo miglior piazzamento di sempre alla Freccia. In mezzo al nono posto di Judith Arndt (giunta a 40") da segnalare le ottime prestazioni di Elena Berlato (ottava a 27") e di Eleonora Patuzzo (decima a 42"), molto confortanti per il movimento nostrano mentre qualcosa in più ci si sarebbe aspettati da Noemi Cantele, che invece ha concluso in quindicesima piazza con un distacco di 1'23". La classifica di Coppa del Mondo vede ancora Marianne Vos in testa con 155 punti e con il vantaggio nei confronti di Grace Verbeke che si riduce a 41 lunghezze (114 i punti della belga) mentre Emma Johansson sale a quota 101, proprio davanti ad Emma Pooley che, col successo odierno, sale in quarta posizione con 82 punti.
Il prossimo appuntamento ora sarà in programma il 9 maggio con l'inedito Tour of Chongming Island che si disputerà sull'omonima isola cinese, inserito per la prima volta in assoluto nel calendario di Coppa del Mondo.