GiovanAsso pigliatutto - Altra vittoria per Visconti: è leader
Sul traguardo di Pamukkale va in scena un Visconti versione pigliatutto, ma anche più forte di tutto e di tutti. Il siciliano doveva infatti approfittare dell'unico arrivo nel cuore dell'insidioso entroterra turco ricco di saliscendi e povero di zone d'ombra per conquistare, dopo una tappa, anche la maglia di leader e puntare così alla vittoria del Tour of Turkey.
Questo lo immaginavano tutti e la conferma a tutto ciò è arrivata quando Gatto e Longo Borghini sono fuoriusciti dal gruppo per riprendere i fuggitivi della prima ora Doi, Ludescher e Fernández Sainz e favorire l'azione del loro capitano che puntuale è arrivata a metà tappa.
Tutto facile? Non proprio, visto che il capitano dell'ISD si è portato dietro, oltre a Salerno, Cheula e Canuti, anche Van Garedern e Moncutié, ben piazzati nella generale e poco intenzionati a dare una mano al trenino ISD accampando la scusa di avere in gruppo i loro capitani Taaramäe e Graipel.
In effetti la situazione era ancora molto incerta quando mancavano 80 km dall'arrivo di Pamukkale. Il vantaggio sul gruppo principale era sì di 4'20", ma finita la parte dura della tappa da dietro ci si poteva organizzare per annullare il distacco. Lampre, Carmiooro, Cofidis e HTC-Columbia hanno rosicchiato infatti un minuto in 10 km, ma bisogna anche dire che davanti l'unico a tirare con convinzione era il solo Longo Borghini, con Gatto e Visconti che saggiamente conservavano le energie per il finale.
Ma proprio nel momento più incerto si è esaurita la spinta dei Lampre e degli uomini Carmiooro, mentre davanti il gruppo di testa si selezionava ulteriormente lasciando per strada i fuggitivi della prima ora (ad eccezione del sorprendente Doi), l'esausto Canuti e il generosissimo Longo Borghini.
La selezione ha determinato il fatto che i compagni di fuga di Visconti, tranne ovviamente il vecchio francese e il giovane americano hanno iniziato a collaborare e a darsi anche battaglia: un tentativo in discesa da parte di Cheula e Salerno veniva infatti prontamente stroncato da Gatto. In questo modo si è vanificato il tentativo di provare a ricucire il distacco da parte di quel che restava della Cofidis, della Colnago e dell'HTC-Columbia.
Con la situazione ormai pienamente determinata la rappresentativa italiana in fuga ha sperato invano nell'aiuto di Moncoutié, Van Garderen e Doi, ma la passività dei tre è stata punita nel finale da Visconti che, stoppato un insidioso attacco di Cheula nel finale, sul traguardo posto di fronte alle rocce calcaree turche - patrimonio dell'umanità - ha giustiziato, è proprio il caso di dirlo, i due corridori portati a spasso per un'intera giornata e che adesso lo seguono in classifica a 16" e a 27".
Conquistata la maglia, anzi proprio tutte le maglie disponibili, la squadra di Scinto è adesso chiamata a completare lo splendido lavoro svolto finora. Fatta una selezione degli avversari non resta che stare attenti alle imboscate che già da domani, nella tappa più lunga del Giro di Turchia (221 km da Denzili a Fathiye), potrebbero arrivare da HTC-Columbia e Cofidis. Tocca agli altri, adesso, fare la corsa.