It's Millar time (trial) - Lombarda: Huzarski pioggia amica

Nelle interviste dopo la tappa di ieri Luca Paolini, fresco leader della Tre Giorni di La Panne, aveva detto che oggi avrebbe cercato di inventarsi qualcosa nella semitappa del mattino per poi provare a difendersi nella cronometro finale del pomeriggio: purtroppo per lui in 112 km di pianura non si possono fare grandi cose, a maggior ragione se praticamente tutte le altre squadre del gruppo hanno interesse ad arrivare in volata. I pronostici che volevano Millar grande favorito della corsa sono stati quindi rispettati in pieno e la Garmin-Transitions riesce in un vero e proprio en-plein visto che il britannico oltre alla classifica finale si aggiudica anche la cronometro mentre la semitappa mattutina era stata vinta da Tyler Farrar, al primo centro stagionale.
Per raccontare la cronaca del giorno partiamo proprio da questa mattina e dal grande lavoro che hanno fatto gli uomini di Jonathan Vaughters in testa al gruppo, prima per controllare una fuga di sei uomini ed infine per portare Farrar nelle posizioni migliori al momento della volata. L'Acqua & Sapone per lunghi tratti l'abbiamo vista piuttosto numerosa nelle posizioni d'avanguardia ma il forte vento che soffiava spesso in direzione contraria non ha certamente favorito una condotta battagliera e la possibilità di creare ventagli come, invece, era nelle speranze di Paolini. Luca ha anche provato a gettarsi nella mischia allo sprint nel tentativo di portare a casa qualche abbuono che gli desse almeno l'illusione di poter lottare veramente per il successo finale ma ha chiuso solamente in sesta posizione: alle spalle di Farrar troviamo infatti due uomini della Skil-Shimano, Wagner (il tedesco sembra aver fatto un bel salto di qualità quest'anno) e Van Hummel, mentre in quarta posizione troviamo Robbie McEwen e nei primi 10 (decimo) troviamo anche un altro italiano, Manuel Belletti.
Tutto quindi era stato rimandato alla cronometro ma qui, come prevedibile, Millar non ha lasciato scampo ai tre corridori che lo precedevano in classifica ed ha bissato il successo ottenuto domenica scorsa al Criterium International e notiamo anche che nel 1998, ben 12 anni fa, fu proprio David ad imporsi in questa stessa cronometro di La Panne: il corridore scozzese (nato però a Malta) conferma così un ottimo stato di forma e probabilmente domenica al Fiandre con lo sguardo andremo in cerca anche della sua sagoma. Molto lontani gli altri che lottavano per la classifica: Grivko perde 47" (8° di tappa) e termina secondo nella generale mentre Paolini chiude in 32esima posizione con 1'19" di ritardo ma riesce a salvare almeno il terzo posto nella generale e con questo fanno ben undici piazzamenti nei primi 10 da febbraio ad oggi. Chi invece avrà grossi rimpianti è Lieuwe Westra che ha chiuso la cronometro in seconda posizione a 5" da Millar, una prestazione che avrebbe reso altamente spettacolare questa tappa se solo ieri non si fosse fatto sorprendere dall'azione del leader della Garmin negli ultimi 10 km.
Adesso che anche la Tre Giorni di La Panne non possiamo far altro che cominciare a pensare al Giro delle Fiandre ed ai suoi favoriti: Boonen e Cancellara sono rimasti a casa ad allenarsi, Gilbert s'è visto solo ieri con una lunga fuga ma oggi non è partito nella cronometro mentre Pozzato (come anche Bennati) s'è ritirato durante la tappa di ieri ed oggi s'è svegliato leggermente influenzato, un malanno che certamente non ci voleva in questo momento. Scelta diversa da tutti invece per Ballan che qui a La Panne ha disputato tutte le tappe, cronometro compresa: l'ex iridato è stato l'unico nelle ultime stagioni a fare la doppietta La Panne-Fiandre (2007) ma quest'anno non ha mai brillato. Si sarà nascosto o la condizione non è ancora delle migliori?

Non fosse stato per le avverse condizioni climatiche che hanno finito con l'incidere in maniera determinante sull'esito della tappa, avremmo pensato che il bel pesce d'aprile sarebbe riuscito alla perfezione. Difficile immaginare infatti un esito diverso dallo sprint a ranghi compatti nella prima frazione di questa Settimana Lombarda, invece la pioggia incessante ha costretto la giuria ad accorciare la frazione, eliminando un giro di circuito che ha fatto passare il chilometraggio da 156,8 a 135,7 km.
Un'autentica manna per Bartosz Huzarski, Michael Stevenson e Manuele Caddeo, avvantaggiatisi dopo una decina di chilometri con una punta massima di 6'21" raggiunta dopo 72 chilometri; una semidisdetta per le squadre dei velocisti, costrette a colmare un gap ancora superiore ai 4 minuti all'annuncio della riduzione dato dalla giuria. Così, nonostante la buona volontà che ha portato il vantaggio ridotto fin sotto il minuto al triangolo rosso dell'ultimo chilometro, ad esultare è stato ancora una volta Huzarski, uno di quelli che già lo scorso anno aveva ben interpretato lo spirito battagliero della ISD, vedendosi però sovente stroncato dal rientro del gruppo nei finali di gara. Un pò di fortuna, un pò di audacia che non guasta mai ed ecco che il ventinovenne polacco conquista a Calcinato la seconda vittoria personale nel giro di una settimana, dopo aver chiuso con un bell'assolo la recente Coppi e Bartali. A Stevenson e Caddeo la consolazione del podio di giornata, a Roberto Ferrari l'ancor più magra dello sprint regolatore sul gruppo a 30".
Nulla cambia in classifica generale e, salvo ulteriori sorprese (che visto il periodo non sembrano neppure così strane), potrebbe essere il traguardo di Dalmine di domani a lasciare finalmente spazio alle ruote veloci.