Non Chainel per nessuno - Tre italiani alle spalle del francese

La rinascita che sta vivendo il ciclismo francese in questi primi mesi del 2010 si è arricchita oggi di un ulteriore capitolo interamente dedicato a Steve Chainel, 26enne corridore della Bouygues Telecom che oggi ha vinto con grande autorevolezza la prima tappa della Tre Giorni di La Panne, una frazione che con i suoi 12 muri e 198 km assomiglia proprio ad una classica belga: dopo il quarto posto a Waregem, Steve conferma così la sua grande predisposizione per questo tipo di corse.
Questa affermazione di Chainel, poi, fa riaprire anche l'annoso dibattito su quanto sia utile non dedicarsi solamente ad una disciplina come spesso accade in Italia: Steve, infatti, è insieme a Mourey il miglior ciclocrossista francese ed anche alla luce di questa vittoria sembra proprio che riesca a conciliare perfettamente l'attività invernale con la preparazione per le corse su strada. Addirittura oggi nelle interviste dopo l'arrivo ha raccontato di come il ciclocross sia la sua vera passione e che anche in futuro continuerà sulla strada della doppia attività, a differenza di quanto ha scelto Lars Boom che da quest'anno s'è dedicato interamente alle corse su strada.
Per quanto riguarda la gara odierna abbiamo già detto che Chainel ha vinto con autorevolezza ma il francese è stato autore di una prestazione davvero superba che, tramutata in un voto numerico, varrebbe un bel 10 pieno. Dopo un avvio rapido e piuttosto nervoso intorno al km 75 si forma la fuga del giorno che comprende Hoste, Saramotins, Grivko, Goesinnen, Romain Feillu, Bert Scheirlickx, De Gendt, gli italiani Dall'Antonia e Bernucci ed infine proprio Chainel. Questi 10 uomini non hanno avuto molto spazio e sono riusciti a guadagnare solamente un paio di minuti su gruppo che già sui primi muri della tappa ha perso numerosi corridori, tra i quali Gilbert e Pozzato. In gruppo il primo ad aprire le danze è Enrico Gasparotto che a 46 km dall'arrivo si mette in testa sul tratto di pavé di Haaghoek lungo 2 km, screma ulteriormente il gruppo e riduce a 1' il distacco dagli uomini di testa che nel frattempo erano rimasti in 5 (Chainel, Dall'Antonia, Saramotins, Grivko e Scheirlinckx).
L'azione che andrà a segnare in modo decisivo la corsa nascerà qualche km più avanti subito dopo il Berendries: Bennati, Oss, Gasparotto, Bandiera, Westra e Millar allungano e a 33 km dall'arrivo si riportano sui fuggitivi e dopo un chilometro si sono aggiunti anche Paolini e Spilak portando quindi a 13 le unità nel gruppo di testa. Per quel che resta del plotone la corsa finisce in pratica qui visto che al km 174 anche Amorison, Beuret, Coenen, Zingle, Eeckhout e Hansen (poi caduto banalmente dopo poche centinaia di metri) riescono a riportarsi in testa. A 23 dal traguardo Scheirlinckx prova l'azione personale, guadagna fino a 30" ma su Kruisberg (8 km dopo) viene ripreso ed il suo compagno di squadra Amorison (entrambi corrono nella Landbouwkrediet) prova un attacco simile in contropiede: sull'ultimo muro, il Kortekeer, è ancora Gasparotto a forzare e si forma un drappello di 7 uomini con il friulano, Paolini, Oss, Millar, Westra, Chainel e Amorison che è stato ripreso proprio in vetta. Per chi ha perso contatto non ci sono più chance di rientrare perché Grivko rompe bene i cambi per impedire il rientro di Bennati.
Millar e Westra tirano per guadagnare secondi in ottica successo finale ed è proprio il britannico della Garmin a rimanere in testa fino agli ultimi 400 metri quando Oss prova a sorprendere i rivali partendo molto lungo e portandosi dietro Chainel: Gasparotto e Paolini, in seconda e terza posizione fino a quel momento, reagiscono con un attimo di ritardo ed il francese va ad imporsi nettamente prendendosi addirittura il lusso di alzare le braccia ben prima della striscia d'arrivo. Nonostante la beffa per gli italiani arrivano segnali incoraggianti soprattutto da Gasparotto e Oss che domenica potrebbero essere tra i grandi protagonisti del Fiandre: ancora poco convincente Bennati che ha sì lavorato molto per Oss ma che in queste corse non riesce a rendere come vorrebbe. La classifica generale vede ovviamente Chainel come leader con 4" su Paolini, 6" su Gasparotto, 7" su Westra (ha preso abbuoni ad un traguardo volante), 10" su Oss e Amorison e 13" su Millar (che ha perso 3" nel finale): molto probabilmente si deciderà tutto nella cronometro nel pomeriggio di giovedì.