La caparra di zio Thom - Thompson vince con 3' di vantaggio
È vero che al Langkawi in ogni tappa pianeggiante con ogni probabilità si arrivi in volata ma è altrettanto vero, e i direttori sportivi lo ripetono sin dal giorno della presentazione, che le squadre avendo a disposizione solo 6 uomini hanno molta difficoltà a gestire la corsa.
Così oggi un terzetto multi continentale, l'africano Jay Robert Thomson, con l'oceanico David Pell e l'europeo (che corre in Iran) Tobias Erler, è riuscito a prendere il largo dopo 60 km di corsa e ad arrivare sul traguardo di Chukai con 3 minuti sul gruppo dopo 120 km di fuga. Lo sprint finale ha premiato il 24 enne sudafricano Thompson, campione Africano a cronometro e vincitore di una tappa al recente Tour of Wellington (la corsa neozelandese porta davvero fortuna), che già al km 34 aveva tentato la fuga da solo. Thomson è al Langkawi insieme alla rappresentativa sudafricana, ma corre per la Fly V Australia.
Fino al momento in cui i tre hanno spiccato il volo, era stato tutto un susseguirsi di attacchi con in evidenza i volitivi atleti della Nazionale malese che da due giorni animano i chilometri iniziali delle tappe. Così l'ISD ha avuto il suo bel da fare. Infatti la squadra guidata da Luca Amoriello, venuta in Malesia per vincere la corsa, ha cercato di tenere cucito il gruppo e di porre un freno alle continue accelerazioni in testa al gruppo.
La fuga di Thomson, Erler e Pell poteva anche andare bene ai gialloneri che hanno cominciato a menare quando il vantaggio ha superato gli 8 minuti. Meglio non fidarsi di nessuno, anche se nemmeno uno dei tre attaccanti di oggi costituisce un serio pericolo in salita per Rujano. Però i tre attaccanti di giornata, oltre a essere stati fortunati nell'indovinare il momento giusto per partire, sono stati anche bravi nel trovare il giusto accordo e nel tirare a tutta senza risparmiarsi. Prova ne è che la media finale ha quasi sfiorato i 45 km/h.
Il lavoro dell'ISD ha dato subito i suoi frutti col vantaggio che ha cominciato subito a scendere, ma una caduta nella quale è rimasto coinvolto lo sfortunato De Negri (ferite al braccio destro e alla spalla) ha costretto l'ISD a rallentare perdendo minuti preziosi. Solo nel finale il vantaggio è calato considerevolmente, grazie alle trenate di un Pidgornyy giunto davvero stremato all'arrivo. Ai -40 il ritardo era di 7'25", di 5'30" ai -22, 3 minuti all'arrivo di Chukai.
Il gruppo è stato regolato da Matthews, che chiedendo qualche sacrificio alla sua squadra oggi forse poteva concedere il bis e tenere la maglia, che adesso va al tedescone emigrato in Iran Tobias Erler, secondo all'arrivo. Domani per tutti i 145 km in riva al mare della Cina del sud che porteranno da Pekan a Mersing, se vorranno tenere la maglia gli iraniani della Tabriz Petrochemical avranno il loro bel da fare perché questo Langkawi ogni giorno è combattuto e riserva sorprese.
