Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Tre-due-uno Visconti! - Lugano: prima il caos, poi Ferrari | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tre-due-uno Visconti! - Lugano: prima il caos, poi Ferrari

Versione stampabile

Che la primavera sia alle porte ce ne accorgiamo anche dal numero di corse di una certa importanza concentrate in un solo week end. Che poi i belgi abbiano un'idea di primavera un po' diversa dalla nostra è facile capirlo confrontando il raggio di sole che bacia l'esultanza di Visconti a Nuoro con la faccia infangata di Bobbie Traksel a Kuurne. Ma il ciclismo - come tutto il mondo del resto - è bello perché è vario e noi appassionati riusciamo a trovarvi della poesia sia col sole che con la pioggia.

La stava rincorrendo da qualche giorno Giovannino Visconti questa vittoria, qui in Sardegna, dopo il ritiro per freddo in Calabria e un Laigueglia sottotono. E l'ha trovata oggi, nella Classica Sarda che risorgeva sulle sue ceneri dopo 27 anni - 1983, Saronni l'ultimo nell'albo d'oro - e che ci fa sperare in una primavera un po' diversa dalle sue solite, nelle quali ha spesso accumulato piazzamenti su piazzamenti, riservando le zampate migliori da luglio in avanti. Eroica, Tirreno e Sanremo ci diranno di più: l'ora per spiccare definitivamente il volo potrebbe essere quella giusta.
Una buona metà della corsa oggi si è decisa già dopo poche decine di chilometri: via libera ad un'azione di una trentina di corridori con le maggiori squadre ben rappresentate: la ISD, oltre a Visconti, ha tre uomini, quattro sono anche i Liquigas (con Sabatini) e i Radioshack (Brajkovic), tre i Lampre (Gavazzi), due Colnago (Pozzovivo), Androni (Scarponi), Flaminia (Colli), Miche (Rasmussen), Footon (Felline) e Katusha (Petrov): insomma quasi nessuno è scontento e la fuga va. Più che le asperità, che nel finale non abbondano, è la stanchezza a selezionare il gruppo sotto la spinta proprio degli ISD (Clarke, Longo Borghini e Caccia), tutti votati alla causa di capitan Visconti. Negli ultimi 10 chilometri rimangono in sette e col siciliano ci sono Pozzovivo, Kiserlovski, Scarponi e i tre Radioshack Brajkovic, Lequatre e Irizar.
Giovanni, accortosi che da dietro stavano rientrando, ha lanciato uno sprint lunghissimo, riuscendo a resistere fino sulla linea alla rimonta di Sabatini che manca ancora per un pelo il primo successo tra i pro'. Terzo Lequatre, quarto Colli, quinto Felline. Ha fatto storcere il naso a tanti (c.t. Amadori compreso) il passaggio al professionismo del non ancora 20enne piemontese che, a quanto pare, avrebbe anche aggirato i regolamenti della Federciclismo portando fittiziamente la sua residenza all'estero. Per ora il ragazzo sta rispondendo a suon di piazzamenti e, come al solito, le ardue sentenze saranno emesse dai posteri...

Chi alla Kuurne-Brussel-Kuurne si aspettava una rivincita dell'Het Nieuwsblad di ieri dev'essere proprio rimasto deluso assistendo alla lunga serie di ritiri eccellenti nella prima fase di gara. McEwen, Gilbert e Breschel proprio non partono, mentre in rapida successione, attorno al 90esimo chilometro, pongono fine alla propria gara Nuyens, Posthuma, Boonen, Flecha, Pozzato e Van Avermaet, probabilmente scoraggiati dal binomio fatiche di ieri più pioggia incessante di oggi.
Così largo alle seconde linee e ai pochi nomi importanti rimasti. A 80 chilometri dalla conclusione la gara sembra saldamente in mano alla Cervélo, si vedono maglie marchiate é dappertutto, Lancaster, Hunt, Rollin, Hushovd sono in un gruppo di una ventina che insegue Traksel, l'unico superstite di una fuga cominciata qualche decina di chilometri prima, mentre Haussler sta provando a rientrare (senza successo) da un gruppetto poco lontano. Da questo gruppetto mettono fuori il naso Stannard (Sky) e Flens (Rabobank), rispettivamente poco prima e durante il vecchio Kwaremont e nel giro di una quindicina di chilometri i tre si ritrovano e proseguono insieme, sfruttando un momento di impasse del gruppo inseguitore che lascia fino a 1'30".
A quel punto la Cervélo, dopo aver controllato per qualche chilometro la situazione, decide di alzare la voce e sgancia due uomini al contrattacco, Hunt e - udite, udite, Thor Hushovd, a cui si accoda il loro ex-compagno (ora HTC-Columbia) Roulston, mentre il gruppo sembra mollare definitivamente la presa. Ai 40 km i secondi di distacco tra i due terzetti sono poco più di venti, ma nel giro di venti chilometri accade quello che non t'aspetti. Il vantaggio comincia a stabilizzarsi e piano piano in trand s'inverte, i secondi ritornano ad aumentare e prima Hunt (ai meno 34, sale direttamente in ammiraglia), poi Hushovd (ai meno 20) si staccano improvvisamente (e in pianura) da Roulston che, paradossalmente, avrebbe sicuramente preferito che i due gli facessero compagnia almeno per un altro po'. A questo punto la partita si gioca davanti e Stannard e Flens sembrano i più attivi: ai meno nove ci prova il britannico, ma l'olandese chiude, tre chilometri più tardi stessa scena a parti invertite. Poco prima del triangolo rosso, dopo un'altra accelerazione di Flens, Stannard sembra cedere ma si riporta sotto giusto in tempo per lanciare la volata ai 300 metri.
A questo punto, chi conosce il ciclismo non ha bisogno di leggere oltre: è già chiaro che la corsa la vincerà Traksel, noi aggiungiamo che lo farà in scioltezza, sfruttando sia il suo spunto veloce che le energie preservate sfruttando il lavoro dei compagni di fuga. Dopo un minuto arriva Roulston, dopo tre la coppia Cervélo Rollin-Hushovd, a oltre cinque e mezzo tutti gli altri.

A Lugano, più che la bella volata di Ferrari - uno che non sarà una star ma qualche risultato a fine stagione lo porta sempre a casa - ci ritroviamo a commentare l'ennesima leggerezza degli organizzatori sul tema sicurezza. Le cronache parlano di un'automobile che è entrata nel circuito e ha cominciato a percorrerlo in senso inverso alla marcia dei corridori, provocando una caduta che ha coinvolto una decina di atleti, nessuno dei quali pare abbia riportato conseguenze importanti. Pronta la protesta del gruppo che per un quarto d'ora si è fermato ed è ripartito (in parte) solo dopo un duro confronto con gli organizzatori. In molti, tra cui Evans, hanno deciso di fermarsi definitivamente al passaggio sul traguardo, mentre, per la cronaca, la gara veniva accorciata di un giro. Stortoni, Kocjan, Bertagnolli, Cheula e Bouet provano a fare la differenza in salita, ma all'ultimo chilometro rientra un buon numero di inseguitori e Ferrari fa valere le sue doti da velocista, portando a tre il bottino della De Rosa in questo scorcio di stagione.

Ad Almería, infine, si è disputata la Clásica d'inizio stagione, tradizionale terra di conquista per velocisti. E quest'edizione non ha fatto eccezione, nonostante i Valverde, León Sánchez, Gerdemann e Tondo ci abbiano provato in salita e nonostante il velocista principe, Mark Cavendish, fosse ancora lontano dalla forma migliore. Ma il buon Mark soffre, stringe i denti, rientra, sprinta, si arrende sì a Bos (aiutato da un buon Appollonio, alla fine quinto) ma macina chilometri importanti in vista della Sanremo per la quale chi l'avesse dato per morto già ad un mese dalla partenza, farebbe ancora in tempo a ricredersi...

Giuseppe Cristiano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano