Baccaille e Guderzo, squilli mondiali - Doppietta Michela Fanini nel Triveneto. In Francia trionfa Ziliute
Di solito è questo il periodo in cui si comincia a chiacchierare delle possibili convocazioni in nazionale per i Campionati del Mondo, una corsa a cui, la sola partecipazione, può essere il sogno di un'intera carriera. Quasi mai il numero delle "azzurrabili" è uguale a quello dei posti a disposizione del commissario tecnico che quindi, proprio in questo periodo, si aspetta degli "squilli" che possano far pendere la bilancia dall'una o dall'altra parte. E le due gare nazionali di questo week end in programma nel Triveneto, con due percorsi nettamente differenti, si inseriscono perfettamente in questo contesto, capaci di esaltare l'una le passiste veloci, l'altra le atlete che fanno della salita il loro terreno di caccia favorito.
Nessuna asperità di rilievo nella Classica Città di Padova, che ha presentato pochissimi spunti di cronaca. Tanti i tentativi di portar via una fuga, ma nessun gruppo di atlete è stato in grado di prendere il largo, complice una velocità altissima per tutta la corsa. Assenti Bronzini e Ziliute che avevano vinto nelle precedenti occasioni con un percorso simile (Gp Liberazione, Gp GFM Meccanica e Gp di Cento), la volata finale si è presentata molto più incerta e ad avere la meglio è stata la campionessa d'Italia Monia Baccaille, alla sua prima affermazione con la nuova maglia. Dietro di lei l'australiana Broun e l'aquilana D'Ettorre, un'altra che potrebbe tornare utile ai piani di Salvoldi per la sua duttilità e capacità di sacrificio per la squadra. Alle loro spalle, tre nuove leve, Barbara Guarischi, Marta Tagliaferro e Serena Mensa che a Mendrisio non ci saranno, ma per le loro caratteristiche potranno tornare utili a Melbourne 2010 o Copenaghen 2011.
Decisamente più impegnativo il percorso del Giro del Friuli con le due ascese al Monte San Michele che hanno fatto una netta selezione tra le concorrenti. Tre le atlete capaci di fare la differenza: Fabiana Luperini, Tatiana Guderzo e l'australiana Ruth Corset, molto spesso in luce nelle ultime corse impegnative. Dopo aver scollinato per l'ultima volta sul Gpm (Luperini è stata leggermente penalizzata da una foratura ma si è prontamente rifatta sotto), la corsa si è decisa ai meno 5 chilometri quando il bronzo olimpico di Pechino ha allungato con decisione e tenendo un discreto margine fino al traguardo. L'ottimo week end per la Michela Fanini è stato completato dal quarto posto di un'ancora vivace Baccaille che ha preceduto Luisa Tamanini, altra outsider sulla lista di Salvoldi.
Nel frattempo, in Francia, si è corso il Trophée d'Or, ormai classico appuntamento transalpino di fine agosto. A metterlo in cascina, con tre successi parziali, è stata una Diana Ziliute in grande spolvero, capace di colmare con gli abbuoni delle vittorie il mezzo minuto di gap patito durante la quarta tappa, vinta dalla francese Thomas su Edita Pucinskaite. E proprio l'altra lituana, portacolori della Gauss, ha chiuso seconda anche nella generale, dimostrando una volta di più che il team baltico sarà molto competitivo sulle strade ticinesi di Mendrisio. Citazione obbligatoria anche per le altre vincitrici di tappa Holler e Numainville e per la nostra Cantele, quarta nella generale (alle spalle di Emma Johansson e davanti a Nicole Cooke, 6a, entrambe temibilissime in chiave iridata) e che sarà uno dei nostri punti di forza tra un mesetto in Svizzera.