Organico Gauss in Fiamme (Azzurre) - Guderzo, Baccaille e Tagliaferro alle prese con beghe burocratiche
Era nell'aria da qualche tempo, poi gli ultimi comunicati diffusi dall'ufficio stampa Gauss RDZ Ormu - Colnago ce ne hanno dato la certezza. Come si può verificare da qualche giorno anche dalle liste UCI, Monia Baccaille, Tatiana Guderzo e Marta Tagliaferro non sono atlete tesserate per la società bresciana. Il motivo? Lo chiediamo direttamente al presidente Luigi Castelli.
«Come saprete le tre ragazze sono tesserate per il gruppo sportivo militare Fiamme Azzurre che, facendo solo attività su pista, dà a tutte le proprie tesserate la possibilità di trovare una seconda società per farle correre su strada. Per loro la seconda società era la Gauss che le ha regolarmente tesserate all'UCI, tramite la FCI, nel mese di ottobre. Ma ben presto sono sorti dei problemi burocratici: le Fiamme Azzurre, sotto evidenti pressioni del loro sponsor tecnico Pinarello, hanno impedito alle tre ragazze di raggiungere i nostri ritiri e di utilizzare in qualsiasi occasione i nostri materiali tecnici.
A gennaio abbiamo fatto richiesta alla Federazione di un regolamento che precisasse il da farsi in casi come questi, ma da parte loro hanno fatto orecchie da mercante. Noi abbiamo insistito e, guarda caso, il giorno dopo le elezioni, ci è arrivata una risposta. Ci facevano sapere che il tesseramento delle tre atlete era da considerarsi nullo poiché noi lo avremmo fatto senza avere il nulla osta delle Fiamme Azzurre. Abbiamo cercato in tutti i modi di arrivare ad un compromesso ma ciò non è servito a nulla ed ora intendo procedere per vie legali almeno per "riprenderci" la Baccaille che, a tutti gli effetti, possiamo dimostrare essere tesserata prima con Gauss e successivamente con Fiamme Azzurre.
In tutto questo io rimango molto sfiduciato perché ho trovato un ambiente molto ostile e privo di ogni buon senso. Mi ritrovo ad aver programmato una stagione e ora a doverne riorganizzare un'altra, senza tre degli elementi migliori, senza ovviamente nulla togliere alle altre ragazze che ce la stanno mettendo tutta».
A quel punto abbiamo alzato la cornetta per sentire cosa aveva da dirci in proposito la Federazione, per mezzo del responsabile dell'ufficio tessarementi, Giovanni Vercillo. «La questione, per quanto ci riguarda, è molto semplice. Esiste una delibera del 2008 che consente ad un atleta tesserato con un Gruppo Sportivo militare di "appoggiarsi" ad una società sportiva "civile" per le attività diverse dalla pista, previa autorizzazione del gruppo sportivo militare stesso. Se le Fiamme Azzurre non hanno concesso questa autorizzazione, la Gauss non può rivendicare alcun diritto sulle atlete».
E non poteva mancare la terza campana, quella delle Fiamme Azzurre, interpellate tramite la persona di Giovanni Bonanni, Ispettore Superiore Sostituto Commissario del corpo. «Premetto che non ho nulla contro la Gauss che considero una società serissima e degna di ogni rispetto. La "diatriba" è nata perché il nostro sponsor Pinarello, che ci fornisce gratuitamente bici per pista, strada, crono, triathlon e ciclismo per disabili, pretende - aggiungerei giustamente - che le nostre atlete corrano con le sue bici. Questa è stata l'unica condizione che abbiamo posto a Castelli quando ci ha fatto capire di voler tesserare le nostre tre affiliate. Sapevano sin dall'inizio che noi non avremmo potuto cedere su questo punto, ma sono andati avanti, confidando in un buco legislativo in Federazione e sperando che l'UCI si schierasse dalla loro parte. Cosa che, alla resa dei conti, non è avvenuta, poiché meno di 24 ore dopo aver saputo la questione, l'Unione Ciclistica Internazionale ha annullato il tesseramento di Baccaille, Guderzo e Tagliaferro con la Gauss e ora le tre ragazze sono da considerarsi libere a tutti gli effetti».
La questione ora pare più chiara e la nostra unica speranza è che, come spesso succede, alla fine della storia, non siano le stesse ragazze a rimetterci, e a dover rinunciare a parte della loro stagione in nome della burocrazia.