Linda&Modesta show a Castellina - Villumsen regola una ritrovata Vzesniauskaite, terza Johansson
La prima notizia di giornata è che non ha vinto un'atleta Cervélo e la seconda è che le atlete di Lacambra non sono finite neanche sul podio. Sì, perché la superiorità mostrata da Armstrong e compagne nei due giorni precedenti sembrava difficilmente contrastabile ma oggi una serie di fattori (Pooley ancora dolorante per la caduta di venerdì, Düster appagata dalla vittoria di ieri, Bigla in giornata di grazia) hanno ribaltato gli equilibri.
Due le salite di giornata: la prima a metà gara, verso Riparbella, seguita da un lunghissimo falsopiano, mentre la seconda aveva il suo culmine a poche centinaia di metri dall'arrivo. L'andatura prodotta da Cantele e Brändli è stata da subito molto sostenuta e alla fine della prima ascesa si è selezionato un gruppetto con le ragazze che verosimilmente si sarebbero giocate la corsa. C'erano le già citate Bigla, scortate da Vzesniauskaite, c'era Armstrong con Häusler, Vos con Bosman, Johansson, Lechner, Villumsen e anche la maglia iridata di Nicole Cooke, apparsa però un po' affaticata. La sorpresa, parziale perché anche ieri si erano ben comportate, è rappresentata dal duo Safi Berlato-Andruk, lì a ruota delle migliori. Poco lontano anche la maglia tricolore di Fabiana Luperini, oggi apparsa più volitiva dei giorni precedenti che rientrerà poco dopo lo scollinamento. La condizione dei giorni migliori è ancora lontana ma siamo sulla buona strada.
Nel successivo falsopiano è proprio la campionessa lituana a tenere alta l'andatura per impedire il rientro di Emma Pooley che avrebbe potuto portare la parità numerica alla Cervélo.
A 25 chilometri dall'arrivo è proprio la bionda lituana, dopo un timido tentativo della Luperini ad affondare il colpo. Il gruppo delle inseguitrici fatica a riorganizzarsi e la presenza di due maglie Bigla, oggi particolarmente pimpanti, non fa che mortificare i tentativi di inseguimento da parte di Armstrong e socie. Ma c'è una ragazza che non ci sta: è Linda Villumsen che, a 15 chilometri dalla bandiera a scacchi, si lancia all'inseguimento di Modesta, coronando il suo tentativo tre-quattro chilometri prima dell'inizio dell'ultima asperità.
Le due attaccanti proseguono di comune accordo e non bastano i cinque chilometri della salita finale per decidere le sorti della gara. La volata a due ha un esito abbastanza scontato e Villumsen può tagliare il traguardo con le braccia alzate. Il gruppo giunge sul traguardo dopo circa un minuto ed è regolato da Emma Johansson che si riconferma grande protagonista dopo il secondo posto di ieri. Il suo nome sarà uno di quelli da tenere d'occhio nelle prove di Coppa del Mondo che caratterizzeranno le prossime settimane di corsa; molto brillante in salita e rapidissima nei finali che volgono all'insù, caratteristiche micidiali per questo tipo di corse.
«Sono davvero contenta per questo secondo posto - ci racconta una sorridente Vzesniauskaite dopo l'arrivo - perché mi fa capire di aver lavorato veramente bene ed evidenzia il mio ottimo recupero dopo le fatiche dei giorni scorsi. Oggi la corsa dovevamo farla per Nicole (Brändli, ndr) ma le circostanze di gara mi hanno portato a giocarmela fino in fondo anche se sapevo che difficilmente avrei potuto battere Linda che mi era parsa molto brillante. Ora guardo veramente con fiducia ai prossimi appuntamenti, conscia di poter dare una grossa mano alle mie capitane e, se ricapiterà, di avere buone cartucce da giocare anche per me stessa».
1a giornata: Una Pooley tutta gambe e Cervélo
2a giornata: Cervélo insaziabile: la seconda a Düster