Cervélo insaziabile: la seconda a Düster - A Montescudaio Johansson e Cantele s'arrendono alla tedesca
La tramontana sembra non voler dar tregua in questo XIII Trofeo Costa Etrusca: seconda giornata battuta da un forte vento con addirittura qualche fiocco di nevischio lungo i primissimi chilometri di gara. Stesso tempo e stessa musica con la banda Cervélo ancora a farla da padrona. Con Emma Pooley, dominatrice della giornata di ieri, che oggi ha mostrato tutti i suoi limiti da discesista rimanendo staccata in una delle prime fasi della corsa, sono state altre due sue compagne le protagoniste di giornata, Kirsten Wild e Sarah Düster.
Ma andiamo con ordine. Alle partenti di ieri si aggiunge qualche altra squadra, arrivata in Toscana solo in mattinata. C'è la Chirio-Forno d'Asolo di Clemilda Fernandes, c'è la Safi-Pasta Zara di Diana Ziliute, c'è il RedSun Cycling Team di Emma Johansson. Con la divisa delle Fiamme Azzurre prende il via anche Monia Baccaille che, con Guderzo e Tagliaferro, pare stia avendo qualche noia burocratica legata alla loro doppia affiliazione, Fiamme Azzurre, appunto, e Gauss RDZ Ormu-Colnago.
Dopo una trentina di chilometri dalla partenza di Riparbella nasce l'azione che caratterizzerà tutta la gara e a portarla è la forte passista veloce olandese Wild che in pochi chilometri riesce a scavare un'importante divario tra sé e il gruppo che, sulle prima battute pare non dare troppa importanza al tentativo.
Curioso siparietto al chilometro 32: passaggio a livello chiuso e sia la fuggitiva che il gruppo sono stati costretti a veder passare il treno al di qua delle sbarre per poi ripartire con i distacchi congelati (in quel momento era 1'55'').
La gara non offre ulteriori spunti di cronaca nei successivi 75 km col vantaggio che cresce fino a sfiorare i 4' per poi calare fino a poco più di un minuto ai piedi dell'ultima ascesa verso Montescudaio sotto il forcing prodotto da Flexpoint per Ljungskog e da Team Bigla per Cantele. Ma a quel punto accade quel che non t'aspetti: con la compagna di squadra con ancora 30'' da gestire, esce dal gruppo come una scheggia Sarah Düster che con poche pedalate riprende la stremata Wild e, accertatasi che non sarebbe stata in grado di seguirla, la lascia sul posto e va a firmare un bellissimo successo dopo il quinto posto di Brissago. A sei secondi un gruppo ormai sfilacciato regolato da una pimpantissima Emma Johansson su Noemi Cantele. Ci piace ancora sottolineare l'ottima prova di Marina Romoli, oggi ottava, che si è messa alle spalle più di qualche quotatissima avversaria e che potrebbe davvero avere davanti la stagione della definitiva consacrazione tra l'élite del ciclismo italiano.
«Kirsten ci aveva comunicato di essere molto stanca - ci dice il diesse Cervélo Manel Lacambra - e così abbiamo dato via libera a Sarah che con quell'azione di forza ha sorpreso davvero tutte. L'unico rammarico è quello di aver perso ieri un'ottima Regina Bruins per una caduta nell'ultima discesa. Per lei rottura della clavicola e stagione delle classiche definitivamente compromessa. Per il resto sapevamo di avere un'ottima condizione dopo il lavoro svolto quest'inverno proprio su queste strade e cercheremo di sfruttarla il più a lungo possibile».
1a giornata: Una Pooley tutta gambe e Cervélo