Bronzini, Ziliute e la meglio gioventù - Baldi: «Gruppo eccezionale, faremo bene»
È la Maremma toscana quest'anno ad accogliere l'ultimo stage di preparazione invernale della Safi-Pasta Zara: Maremma significa clima mite (anche se il gelo che ha attanagliato la penisola in questi ultimi giorni ha fatto sentire i suoi effetti anche da quelle parti), percorsi di ogni specie e soprattutto tranquillità, necessaria per partire col piede giusto e dimenticare in fretta i guai burocratici del 2008.
Il nuovo direttore sportivo del team, Paolo Baldi, proveniente dalla Michela Fanini, ci accoglie in uno splendido casolare rustico, poco lontano da Massa Marittima. «E pensare che l'anno scorso avevo deciso di lasciare l'ambiente delle donne per provare nuove esperienze, ci racconta Paolo. Avevo già un precontratto come massaggiatore per una squadra di professionisti, ma all'ultimo momento l'accordo è saltato e ora sono felicissimo di aver accettato la proposta di Maurizio (Fabretto, ndr) che mi ha messo a disposizione una squadra splendida.
Senza paura di sembrare presuntuoso, - aggiunge - mi ritrovo tra le mani due delle atlete più forti del panorama mondiale per le corse di un giorno, Bronzini e Ziliute, e, in più, un gruppo di giovani sotto i 21 anni che nessun'altra squadra al mondo può vantare.
Non abbiamo obiettivi particolari per la stagione perchè, secondo me, una squadra come la nostra deve puntare a fare il massimo in ogni gara a cui prende parte. Quattro-cinque ragazze sono un pelo più avanti nella preparazione e con loro cercheremo di far bene subito, mentre le altre entreranno in scena dopo la primavera con un occhio di riguardo all'appuntamento clou del calendario italiano, il Giro d'Italia». «E scrivi pure che quest'anno la Giorgia perderà pochissime volate - ci interrompe la simpaticissima Alessandra Borchi. L'anno scorso aveva incentrato la sua preparazione su una possibile convocazione olimpica, concentrandosi sui lavori per la salita, con un'inevitabile calo di prestazioni negli sprint di gruppo. Ma quest'anno è ritornata all'antica e qualche avversaria già ha avuto modo di accorgersene...»
Si è fatta ora di cena e ci si ritrova in sala mensa dove ci raggiunge il meccanico, che ha appena finito di controllare che sulle bici ogni cosa vada per il verso giusto, in compagnia delle altre ragazze che si organizzano per preparare qualcosa da mettere sotto i denti. La coesione del gruppo si può notare anche da queste piccole cose: un paio di ragazze apparecchiano la tavola e le altre si alternano ai fornelli, tra un pentolone di verdura e un trancio di salmone, sempre col sorriso sulle labbra.
Zia Diana - come qualche ragazza amorevolmente si rivolge alla Ziliute - ci confida che sono state proprio le "sue bimbe" a darle le motivazioni giuste per continuare: «Mi hanno pregato di star vicino a loro ancora un anno e non ho saputo dir di no. Sicuramente stando in gruppo posso dar loro di più che dall'ammiraglia, e poi, se vorrò, avrò davanti una vita per fare il direttore sportivo!». «E io sono già pronta a prendere il suo posto - le fa eco Giorgia Bronzini, sorridendo. Senza ombra di dubbio rimarrò in questo gruppo ancora per molto tempo e sarò felice di trasmettere alle giovani che ci sono e a quelle che verranno, tutto ciò che Diana ha dato a me».
Di sicuro, queste ragazze, Andruk, Berlato, Patuzzo, Leleivyte, Cilvinaite, Sanchis, hanno un sogno, quello di diventare campionesse e noi non possiamo far altro che augurarglielo. Di cuore.