A Huy sono affari Vos-tris - Terzo successo consecutivo per l'olandese nella Freccia Vallone

Questo è il suo quarto anno da Élite e negli ultimi tre, la Freccia Vallone l'ha vinta lei, Marianne Vos. Il motivo è molto semplice: già ci troviamo di fronte ad una fuoriclasse assoluta del pedale, se poi disegnano una corsa che termina su uno strappo come quello di Huy che sembra fatto apposta per l'esplosività che madre natura le ha donato con particolare magnanimità, ecco che tutto è spiegato.
Ad oggi non è nato nessuno che può battere Marianne in un arrivo del genere. Se portata in carrozza ai piedi del muro, di lì in poi si lotta per il secondo posto. Ed oggi le sue avversarie, lungo le sette côtes che precedono il famigerato muro, ci hanno provato a renderle dura la vita, attaccandola a ripetizione, ma tutto questo non è bastato ad evitare il tris.
Dopo una prima ora percorsa ad andatura molto sostenuta, è già l'inizio della côte de Peu d'Eau a vedere l'offensiva di un nome di prim'ordine, Trixi Worrack. Teutenberg, Ferrier Bruneau e Cantele sono pronte a raggiungerla lungo l'ascesa, ma il gruppo non lascia molto spazio a queste clienti che, a ragion veduta, sono considerate molto pericolose.
Ma è il sessantesimo chilometro - quando ne mancano 38 alla conclusione - che vede nascere l'azione più importante della giornata. A promuovere l'attacco sono le tedesche Claudia Häusler (Cervélo) e Luise Keller (Team Columbia) che sulla côte de Bonneville partono decise e fanno il vuoto. L'accordo dura fino alla côte successiva, quella di Bohisseau quando, forse accorgendosi che la connazionale pesca un po' in riserva e non le potrebbe essere ulteriormente d'aiuto, Häusler prova tutta sola ad involarsi verso il traguardo.
Pur avendo potuto gestire oltre mezzo minuto sulle avversarie, l'atleta Cervélo, a quindici dall'arrivo, deve comunque arrendersi al ritorno del gruppo che nel frattempo va sfilacciandosi, côte dopo côte. La penultima asperità, la côte de Ahin, non cambia particolarmente le carte in tavola: una trentina erano prima e grossomodo tante ne rimangono fino al viale lungo la Mosa di Huy. Lì, come abbiamo già detto, i giochi sono fatti e per far fuori Marianne ci vorrebbe l'intervento di una qualche divinità.
Ma l'indomita Claudia oggi vuole vendere cara la pelle e sferra l'ultimo attacco lungo le terribili pendenze del muro finale e solo Marianne e la leader di Coppa Johansson riescono a resistere alla sua progressione. Ai 500 metri ecco quello che tutti si attendono: Marianne butta giù un dente e tanti saluti a tutti. La vittoria, a differenza dello scorso anno è nettissima se pensiamo che Johansson è cronometrata a 6'' e l'ottima Häusler a 10''. Neben - toh, chi si rivede! - è quarta, mentre è quinta la prima delle italiane, Noemi Cantele, alla sua miglior prestazione di sempre su queste strade.
Sempre volenterosa ma un tantino sotto i suoi standard in questo inizio di stagione la campionessa del mondo Nicole Cooke, oggi sesta, che pure su questo traguardo ha alzato le braccia ben 3 volte, come solo Fabiana Luperini (15esima) e, da oggi, la prossima ventiduenne Marianne Vos hanno saputo fare. Pur avendo raccolto due vittorie su quattro nelle prove di Coppa, l'olandese si trova ancora ad inseguire in classifica una Johansson con un rendimento finora altissimo se è vero che non è mai scesa dal podio (una vittoria, due secondi e un terzo) nelle prove della prestigiosa challenge UCI.
210 punti per Emma contro i 192 di Marianne, e appuntamento al 10 maggio, in quel di Berna.