Presentazione Giro della Toscana - Sette tappe e sei giorni di corsa. Fanini: «Corsa diversa dalle altre»
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Domenica, nella splendida cornice di Villa Montalvo a Campi Bisenzio (FI), è stata presentata la 13esima edizione del Giro della Toscana Femminile, organizzata da Brunello Fanini in memoria della figlia Michela tragicamente scomparsa nel novembre del 1994.
Una corsa che in poco tempo ha guadagnato un notevole prestigio in campo internazionale perché, come dice lo stesso patron Fanini, «è un giro diverso da tutti gli altri»: infatti tutte le attività collaterali alla corsa che coinvolgono la gente prima e dopo la corsa non si trovano da nessun'altra parte.
Un fascino che probabilmente aumenta anche grazie al fatto che il percorso varia poco di anno in anno: in questo modo alcuni arrivi di tappa molto suggestivi tipo Volterra o Firenze sono diventati delle vere e proprie classiche a cui tutte le ragazze puntano e che non hanno nulla da invidiare agli Champs Elysées del Tour.
Dopo il video introduttivo, con tutte le tappe e immagini molto toccanti alla memoria di Michela Fanini e di Moreno Luchi (grande voce del ciclismo toscano), si scende più nei dettagli del percorso e non poteva che essere la grande campionessa tosco-lituana Edita Pucinskaite a dare il suo giudizio sul percorso: «Il percorso è quello che conosciamo molto bene con due tappe, specialmente quella di Volterra, che saranno decisive per la classifica. La corsa in se non è durissima ma presenta tracciati molto simili a quelli dei campionati del mondo quindi sarà un ottimo banco di prova: io ho vinto qui nel 1999 e pochi giorni dopo ho vinto il mondiale e la stessa accoppiata è riuscita anche a Susanne Ljungskog a testimonianza del grande valore del Toscana. Ormai non è più solo un memorial ma un vero e proprio appuntamento importantissimo per tutto il movimento però tutte lotteremo e vinceremo anche per Michela e Moreno».
Nella sala sono presenti sindaci e assosseri di molti comuni che dal 16 al 21 ospiteranno la corsa ma cala il silenzio più totale quando a prendere la parola e Alfredo Martini, presidente onorario della federciclismo e vera e propria colonna del ciclismo toscano: «Quest'anno con i mondiali in casa nostra una corsa come il Toscana è ancora più importante perché rappresenta una vera e propria anteprima e per le ragazze è il miglior modo per prepararsi. Brunello fa tanti sforzi ma sentire le autorità locali così impegnate e entusiaste vuol dire che la corsa è organizzata al meglio e riesce a non essere fine a se stessa ma riesce ad allargare la visuale su tutto il territorio. Una corsa internazionale di tale livello è il modo migliore per ricordare Michela a cui vogliamo tutti molto bene».
Da ottimo padrone di casa è patron Fanini a fare i saluti e i ringraziamenti finale: «Saluto e ringrazio tutti. Io ho un gruppo di persone che mi stanno e mi sopportano visto che sono matto: abbiamo sempre tante idee ed è grazie a loro che le riusciamo a mettere in atto. Portare 160 al via con una carovana di circa 500 persone è una grossa responsabilità ma noi ogni anno vogliamo fare sempre di meglio».