Nessuno mi può Judith Arndt - La tedesca sempre più super in Toscana

«Non è facile vincere sempre» ci dice Judith Arndt sotto al palco delle premiazioni, ma a noi pare che nel Giro di Toscana, al Team Columbia quest'impresa stia risultatando tutt'altro che complicata. Oggi è toccato proprio alla tedesca iridata a Verona 2004 sfrecciare per prima sotto al traguardo di Capannori. Con questo successo la Arndt mette la ciliegina sulla torta di un Giro di Toscana corso in maniera quasi perfetta: avrebbe avuto un gusto completamente diverso chiudere questa corsa a tappe senza conquistare neanche un successo parziale.
Al Mondiale Judith sarà senza dubbio una delle favorite, se non la favorita numero uno, ma questo ruolo non pare spaventarla: «Questa corsa è un ottimo modo per preparare il Mondiale, vincere qua vuol dire avere una grande condizione e per questo sono molto soddisfatta. Purtroppo con queste tappe dure si rischia di arrivare un pò stanche alla prova a cronometro: io, però, non sono una specialista e la affronterò con uno spirito diverso, il mio vero obiettivo è la gara in linea».
Oggi il ritrovo di partenza era fissa a Segromigno in Piano, in Piazza Michela Fanini per una tappa tutta dedicata alla campionessa lucchese lungo le sue strade di allenamento: prima delle operazioni preliminari una Santa Messa in sua memoria, poi, durante il tratto di trasferimento verso Capannori, il gruppo si è fermato davanti al cimitero per una preghiera e per depositare sulla tomba un omaggio floreale.
Anche oggi, così come ieri, il gruppo è partito subito molto forte e pronti via, dopo appena 5 km, si è formata una fuga di 12 atlete: D'Ettorre (Top Girls), Valsecchi (Menikini), Lechner (Gauss), Fahlin (Columbia), Hennig (DSB Bank), Gomez (Canada), Johrend (Germania), Van den Broek (Olanda, la meglio messa in classifica generale, 15a a 49"), Curi (Usa), Vzesniauskaite (Nurnberger), Hohl e Thurig (entrambe della Bigla) sono riuscite a guadagnare fino a 1'55" dopo circa 20 km di gara, al primo passaggio da Capannori.
Nel corso del terzo giro, sotto la spinta del Team Columbia, il gruppo aumenta notevolmente la sua andatura e si riporta sulle fuggitive poco dopo il traguardo volante Michela Fanini vinto dalla Valsecchi. Al quarto passaggio sulla salita di Segromigno in Monte il forcing dell'Equipe Nurnberger spezza il gruppo in due tronconi ma, a parte un timido tentativo della Boyarskaya sul gpm, senza scatti di rilievo. Tutto si è quindi deciso sulla dura salita di Valgiano, la cui vetta distava appena 19 km dal traguardo, con la Worrack in prima persona a mettersi in testa al gruppo e ad imporre un ritmo irresistibile per tutte le altre: al gpm Arndt, Abbott e Guderzo transitano a 11", Pucinskaite e Vos a 24" mentre la Treier accusa un minuto pieno. Nel tratto finale in discesa e pianura la situazione cambia: Arndt e Guderzo si portano sulla Worrack mentre la Abbott in difficoltà viene presa e superata dalla Vos: nella volata finale a tre non c'è storia e la Arndt s'impone nettamente sulla Worrack con la Guderzo terza.
In quarta posizione la Vos staccata di 30" mentre Edita Pucinskaite vince la volata per quinto posto sulla Abbott a 1'03". Ottima prestazione per la vicentina di Marostica sintomo del fatto che l'avvicinamento a Varese procede per il meglio e molto soddisfatta è anche Marianne Vos: «Oggi le tre davanti andavano troppo forte ma io sono contenta di come sono andata e sento buone sensazioni per il Mondiale dove punterò tutto sulla prova in linea e non farò la cronometro».
La classifica generale domani non dovrebbe subire variazioni nella Quarrata-Firenze visto che ci sarà quasi tutta pianura con solo lo strappetto verso Piazzale Michelangelo a Firenze poco prima dell'arrivo come difficoltà altimetrica: attenzione alle fughe da lontano visto che proprio l'anno scorso Chantal Beltman rischio di far saltare il banco fermandosi a soli 2" da un ribaltone clamoroso.