Jessica Uebelhart, trampoliere svizzero - «Cancellara, esempio per tutti gli svizzeri»
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In Svizzera vicino a Mendrisio, nel cosidetto mendrisiotto, la gente freme. I varesini hanno passato il testimone e l'attesa per i Mondiali 2009 è già tanta. Tra i cittadini della zona c'è una ragazza alta come un trampoliere, bionda e scattante che ogni giorno, appena finito il lavoro, prende la bicicletta ed accarezza un sogno di tanti. Si allena, pedala, pedala, per diventare la numero uno. Si chiama Jessica Uebelhart, talento del ciclismo elvetico.
Ciao Jessica, regalaci una breve presentazione di te: «Mi chiamo Jessica Uebelhart, abito in Svizzera, nel Canton Ticino a S. Pietro di Stabio (non lontano da Mendrisio, ndr) insieme ai miei genitori e mio fratello Omar. Ho terminato a giugno il mio apprendistato come assistente di farmacia e momentaneamente lavoro al 40%. Ho una grandissima passione per il ciclismo, che mi ha portato a gareggiare nella categoria degli scolari (i nostri giovanissimi, ndr) a 8 anni. L'anno prossimo passerò tra le Under 23 sempre col Velo Club Mendrisio e sono davvero molto motivata».
Jessica Uebelhart è uno dei talenti del ciclismo femminile elvetico. Perchè hai scelto proprio il ciclismo? Chi ti ha avviato alla bicicletta? «Ho iniziato a pedalare grazie a mio fratello, che ha corso fino all'anno scorso nella categoria Juniores ed ai miei genitori che praticano tanto sport. Mi entusiasmava molto questo nuovo mondo allora ho provato anche io, finchè non è diventata vera passione. Prima di passare al ciclismo ho provato altri sport come il nuoto, l'atletica (con buonissimi risultati), la ginnastica. Non mi hanno però dato lo stimolo per continuare come ha fatto il ciclismo». Quali sono i risultati che hai ottenuto fino ad ora: «Ho ottenuto diversi risultati importanti. Sicuramente il più significativo è la selezione per la nazionale Svizzera nel 2006. La selezione ai campionati Europei Juniores in Bulgaria nel 2007 e a Verbania nel 2008 come anche il giro a tappe in Olanda con la nazionale nel 2007, la Tirreno-Adriatico e la gara a tappe ad Albstadt (Germania) nel 2008. Vestire la maglia rossocrociata è sempre un'onore». Quale invece il tuo sogno nel cassetto sportivo? «Il mio sogno più grande è quello di ottenere un titolo mondiale a cronometro e di partecipare ai giochi olimpici magari già a Londra nel 2012». Come vedi il tuo futuro sportivo tra 3 o 4 anni e quello del ciclismo femminile della Svizzera: «Il ciclismo femminile in Svizzera fortunatamente sta crescendo ed è proprio un bene. Fra 3 o 4 anni mi vedo in una buona squadra professionistica svizzera o anche estera a inseguire i miei obbiettivi sportivi». Hai partecipato al "Talent Treff" a Tenero, sul Lago Maggiore: ci spieghi cos'è? «Lo dice la parola in sé: è una settimana dove si trovano centinaia e centinaia, quest'anno 600, di talenti sportivi di diverse discipline. Per metà giornata si allena la propria specialità mentre per l'altra si possono provare tantissime discipline sportive a scelta. È una settimana molto interessante e divertente. Si conoscono tante persone che hanno a che fa
re con lo sport e questo è molto positivo. Inoltre ci sono delle lezioni informative sull'alimentazione, sul training mentale e tanto altro. Davvero interessante».
Qual è il tuo idolo ciclistico e cosa odi del ciclismo? «Il mio idolo è Fabian Cancellara. È fortissimo ed anche se non lo conosco di persona sembra molto simpatico. Visto che è uno dei corridori più forti a cronometro, e anch'io adoro questa disciplina, credo sia un buon esempio da seguire, anche per il ciclismo svizzero. Ammiro anche corridori come Andy Schleck e il "Falco" Paolo Savoldelli. Tra le donne sicuramente Karin Thürig e Nicole Cooke».
Com'è Jessica fuori dalle corse? «Una ragazza allegra, solare, a cui piace divertirsi. Ho sempre un obbiettivo da inseguire, sono testarda e difficilmente non riesco a raggiungere i miei traguardi». La parte del tuo fisico che ti piace di più? «I miei occhi azzurri». E quella che ti piace meno? «Diciamo che non esiste». Tre persone a cui dire grazie... «Mia mamma, mio papà, il mio fratellone, il mio ragazzo. Sono quattro, fa niente? Mi sostengono tantissimo e li ringrazio di cuore». Questo è il mondo di Jessy Uebelhart. Una di cui sentiremo parlare spesso.
Jessica, fai un saluto ai lettori di Cicloweb: «Ciao ciao, abbracci dalla Svizzera e se vi capita date un occhio al mio sito www.jessica-uebelhart.ch».